LA KIZOMBA DI DANILO E LUANA: DUE TARANTINI MOLTO LATINI
Danilo Di Roma e Luana Briganti sono maestri di ballo della scuola “Salsero para siempre” dove insegnano, tra le altre discipline caraibiche, il ballo del momento la Kizomba. Danilo inizia sin da piccolo a danzare. Studia danza classica, contemporanea, funky jazz, break dance. Luana, invece, inizia subito con corsi di danze latinoamericane seguendo artisti del calibro di Maykel Fonts, Roly Maden, Seo Fernandez. Una coppia di ballo che rappresenta meritatamente un’altra faccia di Taranto, quella dell’arte e delle sue risorse umane.
Come vi siete avvicinati al ballo?
Danilo: Sin da bambino, quando ascoltavo la musica, il mio corpo automaticamente iniziava a muoversi, mi sentivo libero di esprimere me stesso, i miei sentimenti, i miei stati d’animo. Crescendo ho voluto approfondire questa mia passione innata e decisi di iscrivermi in una scuola di ballo, studiando i vari stili di danza, da quella classica ai balli caraibici.
Luana: Mi sono avvicinata al mondo del ballo seguendo i miei genitori, avevo 10 anni. Loro frequentavano locali da ballo della mia città. E’ stato mio padre a farmi intraprendere, per gioco, questo mondo, che poi si è tramutato in passione.
Danilo, come vi siete incontrati, per caso, oppure come capita a tante coppie, ballando?
Un mio amico una sera mi propose di andare a ballare in un locale dove suonavano salsa, e li avvenne l’incontro con la mia amata ballerina.
Luana, com'è stato il primo vostro ballo insieme? E quale?
Il nostro primo ballo è stata una Bachata. Ricordo ancora il brano: “por un segundo” di Romeo Santos. Fu una sensazione strana, piacevole, emozionante, quasi come se io sapessi già che Danilo sarebbe diventato qualcosa di più, diciamo il classico colpo di fulmine.
Siete tra i primi ballerini ad introdurre a Taranto la Kizomba. E' così?E di cosa si tratta?
Sono circa 4 anni, dalla presentazione di una coreografia di kizomba in un noto hotel della provincia che proponeva serate a tema. Questo ballo non era ancora molto conosciuto. La Kizomba nasce in Angola negli anni Ottanta, influenzata dai ritmi africani, samba e da una punta di tango argentino, inizialmente caratterizzata soprattutto da melodie lente. E’ un ballo che esige sensualità, non esiste il mio passo o il tuo passo ma il nostro passo, è come se due corpi si fondessero in unico corpo che si muove in perfetta sintonia con la musica.
Secondo te Danilo, quale caratteristica deve avere un ballerino di kizomba?
Un ballerino di Kizomba deve essere umile, passionale, elegante ed allo stesso tempo deve riuscire a trasmettere le proprie emozioni sia alla sua ballerina che alle persone che gli stanno attorno.
E per quanto riguarda la donna, Luana?
Per me deve chiudere gli occhi, ascoltare la musica e interpretarla, farsi trasportare dal cavaliere. Inoltre deve avere eleganza e sinuosità senza mai eccedere, altrimenti si rischia di cadere nel ridicolo.
Che cos’è per voi il ballo?
Danilo: E’ libertà, perché riesco ad esprimere ciò che ho dentro: dalla passione alla felicità, dall’amore alla gioia.
Luana: Per me è soprattutto emozionarsi ed emozionare, altrimenti ogni singolo passo non avrebbe motivo di esistere.
Tracciate un quadro della realtà nella vostra città, Taranto, nelle danze di coppia.
In linea di massima crediamo che negli ultimi anni si è un po’ perso il vero significato del ballo di coppia. Oggigiorno i ballerini danzano per conto proprio senza rendersi conto della persona che si ha di fronte. Se si chiama ballo di coppia è perché a ballare si è in due. Ultimamente ci si mette in mostra troppo, staccandosi dalla propria ballerina o dal proprio ballerino per fare una serie di pasitos che non finiscono mai.
Danilo, cosa ti manca e cosa hai acquisito nel tempo come danzatore?
Grazie al percorso di studi che ho deciso di intraprendere ho acquisito più tecnica, fluidità dei movimenti, sicurezza e tutti mi dicono che ho una bella “faccia tosta”, cosa importantissima per un ballerino. Per essere un bravo ballerino bisogna essere testardi, avere costanza ed impegnarsi al massimo, solo così si potranno raggiungere gli obiettivi prestabiliti. Ciò che mi manca è il giusto trampolino di lancio ma di sicuro c’è ancora molto da studiare, d’altronde non si finisce mai di imparare.
E a te Luana? C’è ancora tanta strada da fare e credo manchi ancora un po’ per essere considerati danzatori, per questo continueremo a studiare ed a mettercela tutta per raggiungere i nostri obiettivi. Col tempo ho acquistato maggiore sicurezza di me stessa perché io sono una persona molto timida ed esibirmi di fronte a tanta gente per me ogni volta è praticamente un trauma, ma ci stiamo lavorando su, allo stesso tempo ciò che mi manca è la “faccia tosta“ di Danilo, lui quando balla si trasforma, più gente c’è più si carica.
In qualità di maestri cosa potete dirmi della vostra esperienza su Taranto.
Diciamo che Taranto è un territorio un po’ particolare. C’è troppa rivalità tra scuole e maestri, cosa che invece non dovrebbe esistere. Io credo che ognuno debba fare il proprio e magari divertendosi, tutti insieme.
Nel vostro cammino di ballerini, a chi vorreste ringraziare?
Danilo: In primis grazie alla mia compagna di vita da quasi sei anni, Luana, senza di lei non sarei ciò che sono oggi, non solo in qualità di ballerino ma anche come persona. Un grazie enorme ai genitori di Luana ed agli amici che con il loro affetto ci sono accanto in ogni circostanza.
Luana: Voglio ringraziare di cuore i miei genitori perché è grazie a loro che stiamo affrontando questo percorso di studi, perché loro credono in noi, ci stimolano in quello che facciamo. Perché è bello sognare ma bisogna sempre restare con i piedi per terra.
Che sogni ci sono nel vostro domani?
Danilo: Il mio sogno nel cassetto è di realizzarmi in questa mia passione, mi piacerebbe molto girare il mondo, lavorare con grandi artisti, magari partecipare a qualche programma televisivo. Vorrei trovare la stabilità economica, cosa che al giorno d’oggi è quasi impossibile avere, per poter pensare al mio futuro con Luana e realizzare il sogno che tutte le coppie innamorate come noi desiderano.
Luana: Il mio sogno? Realizzare una coreografia con artisti internazionali e portarla in giro per il mondo. Il resto l’ha già detto Danilo.
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