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Taranto, vittoria sofferta ma con tanto cuore

a cura di Ciccio Venere

20.10.2021 23:26


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Voglio partire dall' abbraccio finale della squadra con Pep Laterza e dai cori festanti di uno stadio straripante di gioia desideroso a più non posso di vincere contro i cugini della Fidelis Andria.
Il Taranto c è è non è mai domo, neanche quando ad inizio della seconda frazione di gioco, passa in svantaggio, con un gol di Sergio Sabatino, un ex rossoblu che molti ricordano per la dormita sul gol di Padella all' ultimo minuto nella semifinale play off contro l' Atletico Roma in quella funesta giornata del 5 giugno 2011, che ci costò la finale per la promozione in B.
Pep Laterza è il nostro leader, il nostro timoniere che ha varcato in un anno e mezzo tanti confini, scalato montagne, ha superato ogni mare in tempesta, lui riesce in tutto, Pep sei uno di noi, passa da un poco felice 433 ad un più convincente 4231 dando più respiro alla manovra corale di gioco.
Pep c è e si vede, indovina i cambi, toglie Pacilli e Bellock e fa entrare due under protagonisti della passata stagione vittoriosa sul campo come Gianluca Mastromonaco ed Antonio Santarpia , il gioco ora si vede dopo uno scialbo primo tempo avaro di emozioni tranne un tiro di Pacilli che Dini blocca senza affanni ed il siparietto dei led spenti dei fari di illuminazione dello stadio che ha portato alla sospensione della gara per cinque minuti.
Saraniti c'è e si vede, il ragazzo di Palermo si è sbloccato, recupera palloni, crea superiorità numerica in avanti, segna un rigore difficile da tirare dopo delle giornate piene di polemiche per la carenza di reti, festeggia sotto la Nord e recupera un rapporto con la sua tifoseria, forza Andrea l'impegno c'è e si vede.
Poi è il suo turno! Parlo di lui del ragazzo, che di under ha solo l'età anagrafica ed oggi merita un posto negli undici titolare, Antonio nostro, Antonio Santarpia che con un bolide dal limite dell'area di rigore trafigge Dini nel sette dopo un pallone recuperato a centrocampo da Civilleri anche lui oggi a dir poco maestoso.
Poi sino alla fine è una sofferenza con il sottoscritto che chiede continuamente all'amico accanto "Ma quanto manca?" e la laconica risposta "Eh Ci'ca mo me le chiest".
Il Taranto è questo.
Passione. Ansia. Fede. Amore.
Oggi c'è una voglia di riscatto dopo la deludente prestazione di Catanzaro. 
Oggi c'è una squadra compatta e ben organizzata.
Oggi c'è la consapevolezza ed il convincimento tecnico tattico che un altro schema di gioco sia possibile con il recupero di giocatori importanti. 
Oggi c'è una squadra che lotta difficile da superare che concede poco agli avversari. 
Oggi c è un Taranto ragazzi, che è strano da dirsi, è terzo in classifica dopo sole 10 gionate di campionato con 16 punti all'attivo, nonostante i tanti e continui infortuni. 
Oggi c'è una città che parla del Taranto.
Oggi ci siamo noi gli ultimi a dire vedi che la partita non è ancora finita e ci dobbiamo divertire.
 

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