Nuoto

INTERNAZIONALI DI NUOTO – MERIDIANA CUP CALA IL SIPARIO, MA LO SPETTACOLO E' APPENA INIZIATO

16.02.2014 22:28

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FIMCO SPORT VINCE LA CLASSIFICA A SQUADRE

MARCO ABATE MIGLIOR ATLETA


 

Ritmi incessanti, batterie una dietro l'altra e l'ormai solito fiume di gente. Anche quella di domenica per la Piscina Meridiana e per l'intera città di Taranto è stata una giornata memorabile. Quella conclusiva degli Internazionali di Nuoto – Meridiana CUP ha fatto registrare davvero il tutto esaurito, ma soprattutto grandissima soddisfazione in primis della società organizzatrice. La FIMCO Sport, infatti, della quale la ASD Meridiana fa parte, è risultata la migliore nella speciale classifica a squadre al termine della due giorni di gare. Con 1473 punti, il sodalizio pugliese è arrivata davanti a Icos Sporting Club (1308,5 pt), Adriatika Nuoto SSD (691,5 pt) e Mediterraneo Sport Taranto (488,5 pt), apponendo un indelebile sigillo sulla voglia di portare il nuoto ad altissimi livelli in Puglia attraverso l'organizzazione degli Internazionali. E lo ha fatto al cospetto dei campioni della ADN Swim Project di Andrea Di Nino i quali sia al mattino che al pomeriggio sono scesi in vasca letteralmente circondati dal calore degli oltre 700 atleti iscritti alla manifestazione. Al mattino la finale dei 50 farfalla Cadetti Seniores ha visto trionfare Andrey Govorov, l'ucraino dell'ADN che ha chiuso con un tempo di 23'62'' davanti al compagno di squadra Evgeny Korothyshkin (24'13'') e Mario Cautiero (SC Flegreo, 24'40''). Nel pomeriggio il clou è stato rappresentato dall'ultima gara della manifestazione, la classica finale dei 50 stile libero. La stanchezza di due giorni di gare ha lasciato spazio allo stupore generale nel vedere in vasca Marco Abate, Mario Cautiero, Mikhail Polischuck, Sergey Fesikov, Andrey Govorov, Evgeny Korotyshkin, Nicolangelo Di Fabio e Claudio Faretra. Con il tempo di 22'19'' si è aggiudicato la gara Govorov, davanti a Fesikov (22'36'') e Korotyshkin (22'37''). Tanto predominio russo, però, non ha impedito all'orgoglio pugliese di venir fuori. Come se non bastasse, infatti, oltre ad essere arrivata davanti a tutti nella classifica a squadre, la FIMCO Sport ha piazzato anche il miglior atleta della manifestazione con Marco Abate.

 

DA TARANTO IL NO AL DOPING La giornata conclusiva degli Internazionali di Nuoto di Taranto è stata anche quelli degli autografi, delle foto ricordo, degli abbracci e della condivisione. Dei forti messaggi che la manifestazione ha voluto lanciare. Tra questi c'è quello sicuramente importantissimo di Evgeny Korothyshkin. Ambasciatore della lotta al doping, il plurimedagliato atleta recentemente ha parlato dinanzi alla Duma, il parlamento del suo paese, del problema doping: "Ho chiesto al governo di rivedere la normativa che regolamenta la vendita delle sostanze potenzialmente dopanti – spiega Korothyshkin – perchè il vero problema non è il doping in sè, ma è la cattiva conoscenza del fenomeno. Sia di chi ne fa uso, sia di chi lo vende, ma non ha le giuste conoscenze per distinguere le migliaia di sostanze che rispetto a vent'anni fa sono entrate nel circuito farmaceutico. Nuoto da vent'anni e il mio messaggio è quello che si può conquistare una medaglia anche senza l'uso di droghe".

 

LA VITTORIA PIU' GRANDE E poi c'è il messaggio di grande speranza della comunità sportiva tarantina che attraverso gli Internazonali di Nuoto ha voluto rimarcare come anche a Taranto, nonostante le difficoltà di un territorio martoriato da una storia che ha fin troppo giocato con le vite di chi lo abita, l'eccellenza esiste. Basta cercarla e volerla imporre, è il caso di dirlo, a tutti i costi. A causa di un infortunio patito in fase di riscaldamento, nelle acque di via Marco Rigliaco non è potuto scendere il velocista italiano Lucio Spadaro (SC Flegreo), boccato da un problema all'inguine Unico inconveniente che, però, non ha condizionato il grandissimo successo degli Internazionali di Taranto. Il sabato è stato il giorno dei record. La domenica sera  è stata quella dei saluti, del sipario chiuso e dell'arrivederci. Perchè non può che trattarsi di un arrivederci, per un appuntamento magari non troppo lontano, con ospiti di casa nostra, dai colori più familiari. E chissà, per una grande sfida Italia-Russia. Il pollice di Andrea Di Nino è già rivolto verso l'alto. Quello della Meridiana anche.

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