Veterinaria: onorificenza al dott. Cosimo Lorè decano dell’Ordine regionale
Il Consiglio direttivo dell’Ordine dei Medici Veterinari di Taranto in accordo con gli altri ordini provinciali della Regione ha insignito il dott. Cosimo Lorè di una speciale onorificenza: è il decano dei medici veterinari iscritti agli Ordini della Regione, la sua adesione risale al lontano 19 gennaio 1952. Sono trascorsi da allora ben 68 anni, è un traguardo importante meritevole di essere omaggiato e ricordato. L’autore della capillare ricerca è stato il dott. Pier Luigi Patrono, segretario dell’ente Jonico.
Il dott. Cosimo Lorè è nato a Pulsano (Ta) il 26 gennaio 1927, ha conseguito la laurea in Medicina Veterinaria a Bologna nel 1951, pur avendo raggiunto da tempo l’età pensionabile non ha mai interrotto l’iscrizione all’Ordine a lui tanto caro. È un valido esempio per le nuove leve di professionisti e studenti in Veterinaria, è detentore della memoria storica dell’evoluzione e del valore sociale della figura del veterinario: la tutela della salute dell’uomo passa infatti dalla prevenzione e dalla tutela della salute e del benessere degli animali e dall’incessante attività di controllo degli alimenti di origine animale. Nella classifica nazionale dei decani Lorè occupa il quinto posto, lo precedono due veterani classe 1948, la sesta posizione è riservata sempre a un pugliese dell’ordine della provincia di Bari.
All’incontro tenutosi per la consegna della pergamena e della targa ad honorem sono intervenuti il dott. Pasquale Miccolis, Presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Taranto, il dott. Pier Luigi Patrono e il dott. Annibale Bruno collaboratore amministrativo dell’Ente.
Il Presidente Miccolis ha letto una nota del Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Veterinari (FNOVI) dott. Gaetano Penocchio che scrive: «Sono onorato di poter celebrare il dott. Lorè per la sua lunga presenza tra gli iscritti all’Ordine Provinciale tarantino. Osservo che non è sufficiente far parte di un gruppo sociale, oppure vivere in un determinato paese per sentirsi appartenenti ad esso. L’appartenenza è un sentimento, è il senso di inclusione, è la percezione del proprio valore personale e la scelta del collega Lorè di restare collegato al mondo dei medici veterinari è certamente la miglior risposta possibile per ostacolare questo tempo di disgregazione, di ribaltamento culturale e valoriale, di assenza di relazioni. A nome della Veterinaria desidero manifestare il plauso e l’apprezzamento per il valore della sua individualità integra un esempio fulgido nonché un modello educativo per i medici veterinari di ieri, ma continua ad esserlo anche per le future generazioni.»
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