Basket Maschile

Casa Euro, parla l'esperto Circosta

La guardia romana: "Grande intesa con coach Calabria"

10.09.2015 11:38

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Si cresce anche e soprattutto nelle sconfitte specie se sono indolori come quella subita da Casa Euro Taranto nella terza uscita di preseason contro l’Andrea Pasca Nardò, formazione di Serie C, leggermente avanti nella preparazione visto l’inizio del torneo fissato una settimana prima del Cus Jonico.

Al PalaMazzola, dopo 40’ di buona pallacanestro da ambo le parti un paio di indecisioni negli ultimi possessi sono costate la gara ai rossoblu di coach Dante Calabria avanti sempre nel punteggio in tutti e tre i quarti precedenti: 21-15, 44-42, 68-63.

In evidenza soprattutto Valerio Circosta autore di 24 punti e capitan Stefano Potì che ne ha messi 19 a referto confermando di essere sulla buona strada per il ritorno al 100% dopo l’infortunio e la lunga inattività della scorsa stagione senza dimenticare la doppia cifra raggiunta anche da Luca Malfatti, 12 punti. Buone notizie anche dal settore dei più giovani con i 17 punti di Daniele Tinto.

Circosta quindi top scorer del match, tocca a lui, uno dei tanti nuovi volti del Cus Jonico, tastare il polso della situazione a poco più di due settimane dall’inizio del campionato: “Diciamo che giocare la pallacanestro che vuole il coach non è cosa che si impara da un giorno all’altro ma credo che l’apprendimento da parte di tutta la squadra sia a buon punto, e cresca con il crescere della condizione. L’idea di giocare così poco la palla è buona, può essere disorientante per gli avversari ed anche in difesa riusciamo a fare la giusta pressione”.

Classe 1987, la guardia romana è tra i più vecchi del roster rossoblu: “Strano sentirsi ‘anziano’ a soli 28 anni – scherza Circosta - ma questo significa che la squadra è molto giovane e mi sento ringiovanito pure io. Per me questo è un anno importante dopo la scorsa stagione un po’ travagliata perché reduce da un infortunio. Qui a Taranto ci sono tutte le condizioni per fare bene. Essere allenati da coach Calabria è un qualcosa in più, perché lui ha smesso da poco, sa come ci si sente e poi nei suoi schemi mi ci sto trovando bene”.

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