La voce del tifoso / Vergognatevi. Tutti
a cura di Nicola D'Elisiis
VERGOGNATEVI. TUTTI. Per oltre un mese e mezzo ho preferito restare in religioso silenzio. E' dal pareggio di Fondi che non scrivo qui su tuttosporttaranto.com, mi perdonerà il buon Matteo Schinaia in quanto in tutto questo tempo ho assistito al suicidio del Taranto senza neanche saper cosa dire e cosa pensare. E non vi nascondo che tutt'ora ho difficoltà a esprimermi. Vorrei spaccare qualunque cosa mi capiti davanti, prendere a male parole chiunque faccia parte del Taranto FC 1927. Ma per evitare "guai" preferisco sorvolare ed esprimere tutto il mio rammarico per una stagione che doveva essere di transizione, di purgatorio diciamo così. E' stato invece un incubo, un anno infernale, peggio forse di un quinto anno di fila in D. Vorrei rubare una citazione storica della grande bandiera dell'Inter, Giacinto Facchetti. Il quale disse testuali parole: "CI SONO GIORNI DOVE ESSERE INTERISTA E' FACILE..ALTRI GIORNI DOVE E' DOVEROSO..E GIORNI DOVE ESSERLO E' UN ONORE". In questo momento mi sembra una citazione che va a braccetto con la nostra situazione. Essere tifosi del Taranto non è mai stato facile, non lo è e non lo sarà in futuro probabilmente. Tuttavia essere tifosi del Taranto è doveroso, perché quando noi andiamo al campo a sostenere la nostra maglia al tempo stesso difendiamo la nostra Città. E guai all'estraneo che ce la tocca, nessuno si deve azzardare minimamente di nominare il nome di Taranto invano. Essere tifoso del Taranto è anche un onore per me, soprattutto in momenti come questo. Ho 25 anni, di cui 12 di tifo rossoblu, e fra play-off persi all'ultimo, fallimento del 2012 e disgrazie varie ci ho fatto il callo ormai. E nonostante tutto per me resta sempre un onore tifare per il Taranto, anzi forse è l'unico mio pregio fra mille difetti. Perché come detto prima, essere tifosi del Taranto non è facile in quanto devi avere un fegato grosso quanto un pallone da gioco, devi saper gestire la tensione nei momenti critici e al tempo stesso la mente lucida. Sia nel bene che nel male. E soprattutto devi avere le coronarie apposto, perché quando capita che la nostra squadra segna gol decisivi all'ultimo minuto (e quest'anno non è mai successo ma è un altro discorso) anche il tifoso più freddo esplode di gioia. Insomma, se sei tifoso del Taranto sei contemporaneamente una persona di carattere, tosta e dura a morire. 10 mesi dopo il ripescaggio in Lega Pro siamo ritornati praticamente dove abbiamo marcito per 4 lunghi anni. Mi devo vergognare? NO. Non sono io a dovermi vergognare di tutto questo. Sono LORO a doversi vergognare di aver deriso ed umiliato a livello nazionale una città come TARANTO. LORO devono chiedere umilmente scusa, vergognarsi e alzare i tacchi e togliere il disturbo. LORO, dirigenza, staff tecnico e squadra, TUTTI. VOI vi dovete VERGOGNARE prima di andare a letto per almeno 5 mesi. La società per scelte scellerate e confusionarie sulla gestione tecnica. Giorni fa la presidentessa ha dichiarato di credere ancora nella salvezza del Taranto e per tutta risposta, il giorno dopo per il match interno con la Paganese, ha disertato lo stadio. Non so ieri a Melfi ma sto punto...CHAPEAU... La squadra, quest'anno abbiamo visto una squadra semplicemente SCARSA. Senza un minimo di amor proprio per la maglia e con giocatori che avrebbero difficoltà pure nel giocare in serie D. Ho assistito personalmente, sconsolato, alla contestazione della curva nord alla squadra dopo la partita persa col Monopoli al 91° (ah, 10 punti persi nei minuti finali in questo campionato senza manco segnare per sbaglio un fottutissimo gol in zona cesarini...). Io sono sicuro di una cosa: ci saranno "calciatori" che un giorno racconteranno con grande orgoglio ai loro figli e/o nipoti di esser stati contestati dalla curva nord di Taranto. Avranno una carriera povera e magra di soddisfazioni al punto tale che quella contestazione sarà per molti di loro il punto più alto. Tutto questo praticamente nel giorno in cui il Foggia torna in B dopo 19 anni. L'annata perfetta per fare una gran figura di melma. Sul futuro che attende il Taranto non so manco cosa pensare. Dico soltanto che sono disposto a ripartire da qualunque categoria ma con una squadra totalmente nuova e una nuova dirigenza. Tabula rasa, si ricomincia tutto da zero. La cosa buona di questa retrocessione diretta è che non assistiamo alla presa per i fondelli dei play-out, oltre a non perdere tempo con i suddetti. Succeda quel che deve succedere a Maggio con la speranza che si possa ripartire subito e magari parlare di calcio giocato già a cominciare da metà giugno (lo so, sono un sognatore). Credo di non aver più altro da dire, mi fermo qui anche se di cose ce ne stanno da dire. Non ho ad esempio citato l'episodio increscioso dell'aggressione ai calciatori ma non vale la pena parlarne. Si vergognassero anche questi 30 teppisti, anche loro hanno contribuito a questa retrocessione diretta del Taranto. VERGOGNATEVI TUTTI. MA PROPRIO TUTTI... Alla prossima ragazzi e siate sempre fedeli alla bandiera rossoblu e onorati di tifare questi colori e questa città.
Commenti