Promozione: Grottaglie sfortunato con gli arbitri, perde partita e testa
a cura di Fabrizio Izzo
Gara sostanzialmente equilibrata che ha prodotto poche azioni degne di nota ma che ha scatenato furibonde proteste ed espulsioni come se piovesse. Una partita da 0 a 0 che è stata deragliata da alcune scellerate decisioni arbitrali compromettendo il risultato dei biancoazzurri grottagliesi. Il caos che si è generato, quasi certamente, costerà caro al Grottaglie tra squalifiche dei giocatori e molto probabilmente anche del campo.
Cronaca
Primo tempo scialbo, letteralmente privo di azioni degne di nota, solo una allo scadere della frazione.
45’ scambio al limite dell’area con Appeso che lascia partire un forte diagonale respinto da Termite con un gran tuffo. Sulla palla vagante si avventa Radicchio che, nel saltare di testa, viene sbilanciato da un difensore. L’arbitro, nonostante le proteste dei padroni di casa, lascia proseguire e chiude la frazione di gioco.
Secondo tempo sulla falsa riga del primo con il Grottaglie che si è fatto preferire per la diligenza tattica anche se le occasioni più importanti le ha costruite il Brindisi. Poi lo scompiglio.
12° palla filtrante di Appeso per Pizzolla anticipato di un soffio da Termite in uscita bassa;
21° prima azione in assoluto del Brindisi, Scarcella servito da un abile sponda di Galeandro calcia in girata, di prima intenzione, scheggiando il palo alla sinistra di Annicchiarico;
28° incursione dalla destra del Brindisi, palla dal fondo verso il centro dell’area e Scarcella, a colpo sicuro, si vede deviare la sfera in angolo da un difensore in prossimità della linea di porta;
30° incursione dalla sinistra, in area di rigore, di Appeso. Dopo aver saltato un paio di avversari e poco prima di tirare viene agganciato da dietro. Rigore netto e sacrosanto che solo il sig. Salanitro, della sezione di Bari, non vede e non decreta. Veementi le proteste dei giocatori del Grottaglie che nell’immediatezza perdono Appeso ammonito per simulazione (ammonito nel corso del primo tempo, giustamente, per lo stesso motivo) e poi anche Radicchio probabilmente per proteste. Il gioco è stato fermo per circa 10 minuti nei quali è stato mandato via, anzitempo, anche mister Bosco.
40° alla ripresa del gioco fallo di mano in area di Arcadio, gesto istintivo, con conseguente assegnazione del penalty (giusta la decisione). Nuove proteste ancora più veementi che portano all’espulsione di Napolitano reo di essersi scagliato fisicamente contro il direttore di gara. Partita ancora ferma per altri cinque minuti circa e iniziale volontà della dirigenza grottagliese di ritirare la squadra dal terreno di gioco, fortunatamente rientrata. Raggiunta la calma sul dischetto si porta Scarcella che spiazza Annicchiarico segnando il goal vittoria per gli adriatici;
52° punizione dal limite di Scarcella e plastica parata a terra di Annicchiarico.
La gara sinceramente non ha offerto spunti di gioco rilevanti, meglio il Grottaglie da un punto di vista tattico e dell’impegno di tutti i giocatori ma poco incisivo in avanti e per una squadra che deve salvarsi non è positivo. Il Brindisi ha fatto vedere molto poco, è sembrata una squadra poco corale che se vuole aspirare ai Play-Off deve lavorare ancora tanto. In una partita che ha offerto poco è invece balzato alla cronaca il direttore di gara che ha penalizzato i padroni di casa non concedendo due rigori, il secondo su Appeso grande quanto lo stadio, e dispensato cartellini rossi in modo probabilmente senza buon senso. Una conduzione arbitrale che in quell’episodio ha evidenziato quanto le terne, molto spesso, non siano al’altezza e appaiono prevenute, mi auguro non in mala fede. Il Grottaglie, però, dovrebbe chiedersi perché reagire in quel modo quando era possibile ricominciare tutto da capo tenendo presente che da un punto di vista tattico la partita era in mano loro. Altro neo a sfavore della compagine grottagliese è stata l’intenzione, fortunatamente non realizzatasi, del ritiro dal campo della squadra. Pur considerando le sviste arbitrali piuttosto ricorrenti (anche contro il Carovigno è successa la stessa cosa) a svantaggio del Grottaglie e l’esasperazione dei giocatori che si allenano e lavorano sistematicamente tutta la settimana, non è giustificabile un atteggiamento tale da parte di una società di un certo spessore quale è quella di via Aldo Moro. Ritirare la squadra è da considerarsi un gesto non sportivo. A fine partita i giocatori del Grottaglie hanno proseguito nella protesta con qualche elemento che ha avuto anche un comportamento spropositato e lontano dalla filosofia calcistica.
Tabellino
Grottaglie: Annicchiarico, Masi, Trani, Arcadio, Andrisano, Roberti, Appeso, Collocolo (Greco), Radicchio, Lotito (De Bartolomeo), Pizzolla (Napolitano). A disp. Di Anna, Strusi, Fasano, Zito. All. Bosco.
Brindisi: Termite, Mastrogiacomo, Margarito, Iaia, Vantaggiato, Tamborrino, Tagliente, Luperto (Zanzariello), Galeandro (Procida), Scarcella, Cassano (Franzoso). A disp. Contestabile, Borromeo, Morleo, Errico. All. Nobile
Marcatori: 43°st rig. Scarcella.
Ammoniti: De Bartolomeo (G), Appeso (G), Radicchio (G), Tamborrino (B), Luperto (B).
Espulsi: Appeso (G), Radicchio (G), Napolitano (G).
Arbitro Andrea Salanitro (sez. Bari), Assistenti Giuseppe Insabato e Flavio Carella (sez. Bari).
Le dichiarazioni di mister Bosco a fine partita: “Io voglio perdere le partite perché gli avversari sono più forti di noi, voglio perdere perché il loro attaccante mi fa un gran goal, non voglio perdere per sviste arbitrali. Anche domenica scorsa, a Carovigno, abbiamo subito gli stessi torti, siamo stanchi. Noi abbiamo una settimana di lavoro intensa, i miei ragazzi lavorano duro e poi tutto il lavoro scivola via come se nulla fosse perché gli arbitri ci condizionano le partite. Di quale calcio devo parlare ai ragazzi martedì alla ripresa degli allenamenti? Siamo provati anche io oggi ho perso le staffe e non dovrei farlo. Le espulsioni sono la conseguenza di una situazione creata dall’arbitro. Purtroppo ora ne pagheremo le conseguenze, però non si può andare avanti così. Sono dispiaciuto per i ragazzi che hanno dato tutto, che si sono impegnati a fondo. Sarebbe bastato avere il coraggio di fare quello che era giusto fare e vedere ciò che effettivamente è successo in area di rigore su Radicchio e Appeso.”
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