COLPA DI ALFREDO / "NON GIOCATE CON LA PASSIONE DELLA GENTE"
Il nono appuntamento con la rubrica che mi onoro di rappresentare arriva con una settimana di ritardo per il semplice fatto che, come in altri ambiti della mia vita, spero di non essere mai banale, noioso e ripetitivo e non avendo grosse riflessioni da sottoporre alla vostra attenzione ho omesso di scrivere
Questa settimana sono due i motivi di riflessione: il primo riguarda l'odissea vissuta domenica, in quanto dopo un po' di anni ho deciso di seguire il Taranto in trasferta, posso garantirvi di aver vissuto anche momenti di paura, la nostra macchina era circondata da fiumi in piena che solo per grazia divina non hanno invaso le carreggiate. Bene, dov'era la federazione? Ma ancor di più dove i tanto lungimiranti prefetti? In certe occasioni bisogna bloccare i campionati perché non importa se il campo sia più o meno praticabile ma bisogna considerare la massa di gente che si riversa sulle strade. Il qualunquista di turno dirà : non ve lo ha ordinato il medico di seguire il Taranto , il Milan , il Mola , il San Giorgio etc...in trasferta... la risposta sarà laconica e coincisa: "Non giocate con la passione della gente".
Il secondo pensiero è legato ai sorteggi dei mondiali, in quanto questa mattina leggevo di presunti brogli tendenti a facilitare il percorso di una squadra ed addirittura a rendere più arduo quello di un altra. Credo che sia ora di superare questa cultura del sospetto, altrimenti chiudiamo gli stadi e cambiamo sport, veri o presunti che siano i brogli. Nel campo ci vanno i giocatori con una palla ed alla fine vince il più forte senza se o senza ma, anzi non vince il più forte ma il più bravo che non sempre corrisponde al più forte.
Piccola osservazione di mercato, noto con piacere alcuni movimenti importanti nelle squadre pugliesi, sono contento evidentemente la crisi economica la stiamo superando però vi prego, rivolgendomi alle società, onorate gli impegni che vi assumete prendendo 'tizio' e 'caio' e ricordate che la gente non vuole tre mesi di gloria e fallimento il prossimo anno. Ai miei colleghi infine auguro di verificare con successo i cinque mesi dei lavoro fatti e poi chiedere Neymar, Balotelli, Ronaldo, Messi etc... e di comprendere cosa manca alla macchina perfetta costruita con il lavoro sul campo ed individuare quale pezzo manca per essere una Ferrari. In questo, complimenti a Papagni che pensa al suo lavoro non a richiedere mille giocatori: sarebbe elementare. Buona Immacolata!
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