Aldo Palmieri a TST: 'Chiudere dopo Ferragosto e diminuire squadre nei campionati'
Il tecnico del Lizzano traccia il suo bilancio: 'Soddisfatto della mia squadra'
DI ALESSIO PETRALLA
Un bel campionato quello di Prima Categoria che stava entrando nel vivo, a sette turni dal termine, se non fosse stato per l’epidemia che è riuscita a fermare il mondo intero. A commentarlo e provare a trovare soluzioni per la risoluzione della competizione, a Tutto Sport Taranto, è il tecnico del Lizzano Aldo Palmieri: “Proprio quando si stava entrando nella fase più importante della stagione c’è stata la sospensione di questa: inizialmente si pensavo dovessimo stare fermi soltanto una quindicina di giorni ma ormai sarà difficilissimo riprendere. Per noi addetti ai lavori stare lontani dal campo è strano”.
SOLUZIONI: “La situazione più critica è proprio trovare una soluzione: si tentenna a chiudere tutto proprio perché non è facile risolvere la situazione. Nessuno resterebbe contento. Come si fa a promuovere il Locorotondo che ha una partita in più della vice capolista Alberobello con questi ultimi che sono in ritardo di soli tre punti e hanno lo scontro diretto in casa? Poi ci sono ben sette incontri da disputare. A mio modesto parere una delle soluzioni più consone potrebbe essere l’estensione del campionato al 30 settembre iniziando dopo Ferragosto in un mese e magari annullando play off e play out. Poi, un mese di pausa per effettuare iscrizioni, gironi e calendari. Altra soluzione sarebbe allargare i gironi facendone due d’Eccellenza da dodici formazioni l’uno anziché uno da diciotto, venti: in questo modo si eviterebbero eventuali ricorsi delle squadre che si trovavano nella griglia play off e allo stesso tempo la competizione durerebbe di meno e ammortizzerebbe i costi dei presidenti in un momento che è già molto delicato. Purtroppo una Pandemia non è messa in preventivo da nessuno e quindi non ci sono leggi scritte per risolvere la problematica: nessuno se l’aspettava”.
IL LIZZANO: “Tutto sommato abbiamo disputato una buona stagione mantenendo una tranquilla posizione di graduatoria. Sicuramente qualche rammarico c’è. Dopo la scorsa negativa annata essere tornati a giocare nel nostro stadio è un tassello importante. La mia squadra è molto giovane e perciò sono soddisfatto”.
IL CAMPIONATO: “Per quanto riguarda il campionato la squadra che mi è piaciuta di più per qualità di gioco è stata l’Alberobello con il Locorotondo che merita il primato visti i calciatori molto esperti per la categoria che ha a disposizione. Il Talsano è una buonissima squadra ma che poteva trovarsi più attaccata alla vetta visto l’ottimo organico allestito. Per un altro posto nei play off se la giocavano Polimnia, Noci e Massafra”.
IL FUTURO: “La ripresa, al momento, è tutta un punto interrogativo anche perché la maggior parte delle squadre dilettantistiche si basano sulla passione degli imprenditori. Si prevede un futuro incerto visto che molti presidenti saranno alle prese con la ripresa delle loro aziende e a salvare posti di lavoro. Inizialmente, giocare a porte chiuse porterebbe meno entrate soprattutto a quelle società che riescono a riempire i loro impianti. Il piccolo commerciante che con un contributo ti permette di mettere uno striscione di sponsorizzazione sugli spalti darà di meno proprio per assenza di gente. Penso che tante squadre non si iscriveranno con la Lega che deve preoccuparsi ad aiutare tutte queste…”.
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