Il dubbio di Potere al popolo: Alla Ladisa c'è ancora libertà di parola?
Potere al Popolo è al fianco dei lavoratori della Ladisa che sono stati arbitrariamente sospesi solo per aver espresso la loro libera opinione, condividendo sui social un articolo del loro sindacato.
Siamo di fronte all'ennesimo atto padronale che minaccia la democrazia e la libera espressione sul posto di lavoro.
I lavoratori sono legittimamente preoccupati per l'eventuale aggiundicazione del bando di gara di gestione del servizio mensa ad una sola azienda su scala regionale, che concentrerebbe la produzione in un'unica sede. Questo, infatti, comporterebbe una probabile diminuizione del personale, il trasferimento dei lavoratori a diversi chilometri di distanza e un abbassamento della qualità dei pasti per i pazienti e gli operatori sanitari. Questa prospettiva è inaccettabile! Il servizio mensa deve essere internalizzato, tutti i posti di lavoro devono essere salvaguardati e deve essere garantita la qualità del vitto.
Tutto questo è il frutto dell'operazione di privatizzazione e smantellamento della sanità pubblica regionale, portato avanti da Michele Emiliano e dalla sua maggioranza trasversale tenuta insieme dagli interessi privati dei grandi gruppi di potere.
Potere al popolo chiede l'immediato reintegro in servizio dei lavoratori ingiustamente sospesi, l'annullamento del bando di gara e l'avvio del processo di internalizzazione del servizio.
Saremo accanto alle lavoratrici e lavoratori e ai sindacati in tutte le iniziative di lotta che vorranno mettere in campo.
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