I cinque giorni del Taranto...
a cura di Nicola D'Elisiis
Chi ha studiato un po' di Storia Contemporanea a scuola o all'Università, avrà sicuramente presente le cosiddette "Cinque giornate di Milano". Siamo fra il 18 e il 22 Marzo del 1848, Milano all'epoca era capitale del Regno Lombardo Veneto, una parte dell'Impero austriaco. Per farla breve: in queste cinque giornate, Milano insorse e si liberò dal dominio austriaco. Dirà qualcuno, a giusta ragione, cosa c'entrano sti cinque giorni di Milano con il Taranto. E' semplice: ho trovato un'analogia fra quell'insurrezione e la situazione attuale del Taranto. Il 6 Dicembre alle ore 18:30 il Taranto era tristemente ULTIMO in classifica. Alle 18:30 di 4 giorni dopo, 10 Dicembre quindi, il Taranto era addirittura FUORI dalla "zona rossa", dai play-out per intenderci. Uno scatto d'orgoglio in questi 5 giorni rossoblu, che hanno portato ben 6 punti (UDITE, UDITE..) in cascina, frutto di due 2-0 contro Melfi e in casa della Vibonese. Due dirette concorrenti in poche parole, due società ripescate insieme a noi. Ma dire che queste vittorie sono arrivate per la pochezza tecnica di queste due squadre, vorrebbe dire mancare di rispetto al nostro Taranto. Non so se l'ho scritto anche qui nell'editoriale post Lecce, poco dopo il derby contro i giallorossi dissi testuali parole sul mio profilo Facebook: "STASERA AVREMMO VINTO CONTRO QUALUNQUE SQUADRA, OVVIAMENTE ALLA NOSTRA PORTATA. PURTROPPO E' CAPITATO IL LECCE CAPOLISTA...". La prestazione del secondo tempo mi aveva sorpreso e in parte convinto, non tanto per il gol fantasma non visto dalla terna arbitrale, quanto per la generosità e la grinta tirata fuori dai ragazzi di Prosperi. Poi è arrivata la sconfitta sfortunata del Veneziani di Monopoli, dove anche lì il Taranto disputò una gara discreta specialmente nel secondo tempo. Una partita persa per una stupidaggine difensiva, per usare un eufemismo. Poi le due belle vittorie contro Melfi e Vibonese, i primi che venivano da un filotto di risultati utili e i secondi in piena crisi di risultati. Ripeto, non accetto discorsi tipo: "Grazie, se non vincevamo contro queste squadre stavamo davvero messi male", voglio ricordare che stiamo parlando del Taranto, quella squadra capace di regalare il pareggio ad un Akragas inguardabile, quella squadra capace di farsi agguantare nei minuti finali del primo e del secondo tempo dalla Reggina, quella squadra capace di perdere in superiorità numerica a Caserta e a Monopoli (due squadracce che non so come facciano a restare così in alto in classifica). Quindi teniamoci questi 6 punti e guardiamo con un pizzico di fiducia e serenità questo trittico di gare infuocate che ci attende. Affrontare Juve Stabia, Matera e Cosenza dopo aver agguantato la zona franca della classifica non è la stessa cosa che affrontarle stazionando nella "zona rossa". Sono partite che si preparano con l'entusiasmo della vittoria ritrovata e di una posizione in classifica migliorata. Un'aria più che positiva tira nello spogliatoio. E soprattutto, si giocano queste partite con il reparto nostro migliore a completa disposizione. Oltre alle due vittorie consecutive ci tenevo a evidenziare non il fatto che non abbiamo preso gol, bensì che non abbiamo subìto un tiro nello specchio della porta DECENTE. Ricordo solo una mezza parata a terra di Maurantonio sabato a Vibo, e basta!! Melfi praticamente nullo là davanti, la Vibonese non ne parliamo proprio. Anzi, con tutto il rispetto, questa è un'altra squadra insieme a Casertana e forse Monopoli che ha raccolto più di quel che meritava. Attacco sterile, 9 gol segnati in 18 partite, ossia una domenica segna un gol e quella successiva no. Detto questo, più squadre ci sono peggiori del Taranto, meglio è per noi. Salvarsi così è meno difficile di quel che poteva sembrare due settimane fa. La mia speranza è quella di poter passare Natale e Capodanno fuori dai play-out, in attesa di news importanti sul fronte calciomercato. Perché il Taranto ha bisogno in ogni caso di rinforzare la propria rosa, come ha confermato De Poli in sala stampa a Vibo dopo la partita. Si penserà prima alle "uscite" e poi alle "entrate", com'è giusto che sia d'altra parte. Bisogna tenere i conti in ordine per evitare brutte sorprese dalla CO.VI.SOC durante il campionato e, soprattutto, a fine stagione quando bisogna avere tutta la situazione economica in ordine per potersi iscrivere, si spera, a un altro campionato di Lega Pro. Ne sappiamo qualcosa, in quanto abbiamo già patito le pene dell'inferno 4 anni fa. Un abbraccio a tutti e SEMPRE FORZA TARANTO!!
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