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IL FATTO DEL GIORNO / VESUVIO: POSSIBILE IMMINENTE ERUZIONE?

13.02.2014 18:26

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Lievi scosse di terremoto, di magnitudo 1.8, stanno interessando il Vesuvio, creando timore tra la popolazione per un’imminente esplosione


 

Napoli trema e la paura per una possibile eruzione vulcanica cresce. Creare allarmismi privi di fondamenti non sarebbe assolutamente salutare per la popolazione napoletana e la gente che abita nei paesi limitrofi, ma ciò che sta interessando, negli ultimi due giorni, l’edificio vulcanico, fa temere lo scenario apocalittico descritto dal vulcanologo giapponese Nakada Setsuya e, il docente della New York University, Flavio Dobran. Comunicare una data in merito ad un’imminente eruzione, sarebbe impossibile, ma un piano di evacuazione permetterebbe di gestire la situazione in maniera più responsabile. Ovviamente, un momento del genere creerebbe scompiglio e terrore tra la gente, ma parlarne, affrontando il discorso e non nascondendo l’evidenza e la probabilità di una possibile eruzione, aiuterebbe a tenere informata la popolazione che, nel caso in cui si dovesse trovare in questa spiacevole circostanza, sarebbe pronta a livello informativo, in modo tale da far prendere le giuste precauzioni ad ogni singolo abitante. Purtroppo, come rilasciato da Nakada, gli italiani non ne vogliono parlare, ma la probabilità che il Vesuvio possa eruttare è, ormai, una certezza. Chi non informa o non permette di farlo, non lo fa per uno scopo preciso a difesa del cittadino, affinchè non si crei un allarmismo gratuito, ma è una volontà che tenderebbe a coprire un’imminente catastrofe che coinvolgerebbe e interesserebbe gran parte della provincia di Napoli. Persino i terremoti sono stati giustificati, dato che il Vesuvio si trova in uno stato quiescente sin dal 1944, ma ciò non permetterebbe di classificarlo come un vulcano spento, anzi, se dovesse eruttare, l’esplosione potrebbe essere davvero disastrosa, infatti, come dichiarato dal professor Dobran, il Vesuvio potrebbe esplodere con una potenza mai vista: una colonna di gas, ceneri e lapilli si potrebbe innalzare per 2000 m sopra il cratere; inoltre, valanghe di fuoco rotoleranno sui fianchi del vulcano ad una velocità pari a 100 m/s raggiungendo una temperatura di 1000° C, distruggendo l’intero paesaggio in un raggio di 7 km. Di prove certificate non ve ne sono, ma la probabilità e il rischio che ciò accada è davvero elevato. Le notizie devono essere divulgate, affinchè un minimo di speranza e di luce in un tunnel privo di vera informazione, permettano un giro di comunicati sempre più veritieri e dettagliati. ATTENZIONE: ciò non deve generare né provocare allarmismi tra la gente, ma è giusto far sapere che il tutto potrebbe accadere, nonostante non si possa conoscere né sapere la datazione di quando ciò avverrà.

 

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