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CONCERTO 1 MAGGIO TARANTO: L'URLO DEI 100 MILA

03.05.2014 12:49

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Una “saga paesana”, come l'ha definita qualcuno, davvero ben riuscita: 12 ore di musica, 30 band ad alternarsi sul palco, picco di 100 mila spettatori (forse anche di più) e tanti argomenti da sviscerare durante l'evento. Grande industria, inquinamento, lavoro: tutti problemi sdoganati ad ampio spettro che hanno visto contributi importanti alla manifestazione come quello di Gino Strada, fondatore di Emergency, in collegamento telefonico e dei No Triv Basilicata fino a giungere alla Terra dei fuochi. Insomma Taranto, capitale dei “malanni” italiani perchè, probabilmente, è un problema di “gestioni” come afferma Andrea Rivera, uno dei presentatori dell'evento: “Bisogna vedere chi gestisce le fabbriche in Italia, chi va a prendere il petrolio in Basilicata. Vediamo chi gestisce questi beni comuni. E ancora chi gestisce la Rai e i giornali, visto che l'unica libertà di stampa rimasta qui è farsi una fotocopia”. Sulla falsariga dell'attore romano Zulù, frontman del gruppo raggae 99 Posse: “Noi stasera portiamo un contributo di monnezza, veleni, malaffare, corruttela diciamo un po' di Campania, visto che Taranto non ci sembrava sufficientemente avvelenata dall'Ilva”. Sferzante Paola Turci: “E' morto Riva? Non so se avrà pace per l'anima sua. E un grande vaff...... a chi ha provocato tutto questo. Loro sono morti di vecchiaia”. C'è comunque speranza per la terra ionica (e non solo) a condizione che il grido “Taranto Libera” non sia lo spot imprigionato in una giornata di “festa” musicata ma un inno per gli altri 364 giorni perchè: “Il futuro non è scritto” afferma Davide Toffolo, leader dei Tre Allegri Ragazzi Morti.

 

IL CONCERTO. Mettete il musicista Roy Paci e l'attore tarantino Michele Riondino alla direzione artistica della manifestazione musicale, l'organizzazione del “Comitato dei Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti” e tanta passione....miscelate il tutto e avrete un “concertone” del 1 maggio con un roster invidiabile. L'acquazzone del mattino e il conseguente pantano non hanno scoraggiato il pubblico numerosissimo per la performance dell'apripista Caparezza alle ore 14:30. E poi tanto ska, raggae e rock con i salentini Après La Classe, Nobraino, Rezophonic inframezzati da tante band e cantanti emergenti tra i quali segnaliamo i grottagliesi Non Giovanni, i Don't Ask Me e Diodato, quest'ultimo reduce dal secondo posto di San Remo giovani. Nel tardo pomeriggio spazio alle “grandi firme” con Vinicio Capossela (accompagnato dalla Banda della Posta), una rockeggiante Paola Turci, e Fiorella Mannoia, oltre al contributo di Roy Paci e Luca Barbarossa, nella doppia veste di conduttori dell'evento e cantanti. La chiusura del concerto è all'insegna della contestazione con l'energetico raggae di Fido Guido, Mama Marjas e 99 Posse, ma anche dell'ironia con i Tre Allegri Ragazzi Morti e il rock tagliente degli Afterhours che salutano così il pubblico attraverso il vocalist Manuel Agnelli: “Per noi è stato un privilegio essere qui stasera”. Anche per noi esserne testimoni e poterlo raccontare...IL FUTURO NON E' SCRITTO!!!

 

 

 

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