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Irregolarità al nuovo cimitero "Leonida" di Taranto? Assomarmo protesta: "Si rischia di perdere altri posti di lavoro"

20.09.2017 21:15

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Protesta di AssoMarmo su irregolarità che il Comune starebbe compiendo in merito al bando di appalto per la realizzazione del nuovo cimitero “Leonida” di Taranto. "Il settore lapideo è già in crisi e si rischia di perdere altri posti di lavoro instaurando una vera situazione di monopolio. Neanche i cittadini sarebbero tutelati, per quanto riguarda la definizione di tariffe eque col controllo dell'ente locale, lasciando tutto in mano a pochi privati che farebbero il bello e il cattivo tempo", lo afferma il presidente Federico Greco.

 

“Continuano a prendere in giro i cittadini Tarantini”, questa la dura affermazione del Presidente Nazionale AssoMarmo, Federico Greco, in merito al Bando di gara per la realizzazione del terzo cimitero di Taranto.

“Come associazione di categoria – precisa Greco - avevamo fatto richiesta al Comune di programmare un tavolo concertativo per essere messi al corrente del progetto in questione e per richiedere di adeguare il vecchio Regolamento Cimiteriale alla nuova legge Regionale che risale al 2015. Bene, sino ad oggi il Comune di Taranto resta latitante alle nostre richieste, non solo ma porta quasi a compimento il Bando di appalto per la realizzazione del cimitero “Leonida”. “

E’ prevista la costruzione dell’opera in contrada Masserotti, in un’area di circa 107mila metri quadrati tra la Salina Piccola e la Salina Grande. Sin qui nulla da eccepire, viste le situazioni dei due cimiteri già esistenti (San Brunone e Santa Maria a Talsano), ma ci si chiede a questo punto, il motivo di questo silenzio. “Perché si ignora la richiesta di seguire delle regole certe ? Perché ci si ostina a mantenere in essere un Regolamento ormai obsoleto non rispettando le nuove leggi ?”.  La categoria degli artigiani lapidei Assomarmo, ricorda che il Regolamento Cimiteriale del Comune di Taranto risale all’anno 2005 , il che significa che dopo ben QUINDICI anni , il Comune capoluogo si metteva in linea con una legge nazionale emanata nel 1990; nel  2011, sempre il Comune completava quel Regolamento con l’ immissione di nuove regole sulla cremazione. Nel 2016 il Consiglio Comunale decideva, infine, di accorpare un articolo ( ex art. 56 ) ma tuttora continua imperterrito ad ignorare la legge Regionale del 2015.

Poiché quanto accaduto si imputa a due amministrazioni aventi lo stesso Sindaco (Stefano, ndr), “qualcosa non quadra”. Nel frattempo si fa partire una gara di appalto: “Con quali regole? “ chiede il presidente.  Tutto dimostra che si vuole continuare a far lavorare i soliti noti in un regime di Monopolio. “AssoMarmo è ferma nelle sue posizioni, basta con i “cartelli del caro estinto” , bisogna rispettare il dolore di chi perde un proprio caro e la memoria del defunto”.

Quindi bisogna fare in modo di ricevere offerte quanto più ampie possibili e dare regole certe al mercato, cose queste che non si ottengono con Regolamenti obsoleti e non riguardanti nuove leggi.  Conclude Greco: “Il Comune di Taranto continuerà ad ignorarci? Speriamo di no e auspichiamo vivamente la collaborazione reciproca per dare alla città una vera e propria cultura della memoria”.

Il settore degli artigiani lapidei è in crisi e va salvato.

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