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LE SPOGLIARELLISTE DELLA PORTA ACCANTO

22.08.2013 22:43

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Storia di due ragazze acqua e sapone che, in un periodo di crisi, hanno scelto la lap-dance per sbarcare il lunario.Lavorano all’Estrò disco club di Grottaglie. Sensazioni, emozioni e sogni nel cassetto di due giovanissime artiste rigorosamente pugliesi


 

Due ragazze carine, ventenni, semplici e con tanti sogni nel cassetto. Vivono in famiglia, conducono una vita normalissima, fatta di affetti e amicizie. Le chiameremo Sara e Patrizia e non potremo pubblicare le loro foto, questo per evitare che vengano riconosciute. Sono baresi, hanno rispettivamente 20 e 23 anni, con tante incertezze sul futuro che le hanno spinte a trasformarsi da ragazze acqua e sapone di giorno ad intriganti e sexy spogliarelliste di notte. Lavorano all’Estrò disco club di Grottaglie e rappresentano un’assoluta novità nel mondo della notte meridionale. Un piacevole e stridente contrasto tra la genuinità di due ragazze di provincia e l’esperienza di navigate artiste provenienti da tutta Europa. In esclusiva per i lettori di Tutto Sport Taranto, Sara e Patrizia si raccontano.

Quando avete deciso di intraprendere questa particolare carriera?

Sara: “Tre mesi fa. Sono stata spinta da esigenze economiche e mi sono rivolta a questo settore, considerando che il mondo del lavoro non offre prospettive migliori a noi giovani”.

Patrizia: “Ho partorito questa idea in seguito ad una relazione difficile e mal definita con un ragazzo. Lui voleva che rimanessimo soltanto “trombamici”, ma io non riuscivo a sopportare una relazione così precaria e insoddisfacente. Una volta interrotta questa relazione, ho deciso improvvisamente di lavorare nei locali notturni”.

A casa sanno di questo vostro nuovo lavoro?

Sara: “Personalmente non ho detto a nessuno del mestiere che faccio, però probabilmente in famiglia lo sospettano. Quando mi allontano  per diversi giorni da casa, dico loro che vado a lavorare come cubista in una discoteca del tarantino, precisando addirittura il paese dove si ubica il club. Tanto sono sicura che loro non andranno a controllare mai su internet”.

Patrizia: “Non lo sa assolutamente nessuno. Parenti, amici, conoscenti: sono riuscita a nasconderlo benissimo”.

Quali reazioni vi aspettereste se si venisse a sapere del vostro attuale mestiere?

Sara e Patrizia: “Ci darebbero delle poco di buono, quando invece qui ci vengono padri di famiglia. Ragion per cui non vediamo niente di male in quello che stiamo facendo”.

Qual è stato l’impatto con questa realtà?

Sara: “La prima volta, nel mio primo locale, ho avuto un impatto negativo con questa realtà. Alcuni clienti esageravano e mi hanno fatto proposte indecenti, infastidendomi e mettendomi in imbarazzo. Figuratevi che il mio primo cliente è stato un uomo di 60 anni che, dopo tre bottiglie di champagne, ha cominciato a provarci spudoratamente, ma ho preferito mantenere le distanze. Col tempo poi ho imparato a saper gestire le varie situazioni per evitare spiacevoli seccature”.

Patrizia: “Sinceramente pensavo peggio, invece non è stato così traumatico come pensavo. Ho creduto che questo mondo non facesse per me, ma invece sono ancora qui. Le mie colleghe mi hanno aiutata molto ad inserirmi, le ringrazio”.

Frequentate l’università?

Sara: “Ho frequentato l’università per un anno, ma non riuscivo a conciliare lo studio col lavoro. Facevo la promoter. L’università richiede un impegno costante che difficilmente può coniugarsi con un’attività lavorativa e, vista la mia condizione economica, ho deciso di abbandonare gli studi per dedicarmi completamente a questa attività”.

Patrizia: “Io non mi sono ancora iscritta all’università, ma avendo avuto a che fare da bambina con i servizi sociali, sono interessata alla psicologia, in quanto vorrei aiutare le persone che hanno delle difficoltà. Non escludo che in un futuro possa iscrivermi a questo corso di laurea”.

Che cosa cercano gli uomini che frequentano un night club?

Sara: “Alla gente piace molto chiacchierare. Stranamente alcuni non cercano sesso, ma solo tanta compagnia. Come per esempio un vedovo di 34 anni che si era affezionato a me senza mai propormi prestazioni sessuali, soltanto per il piacere della conversazione”.

Patrizia: “Inutile girarci attorno, i rattusi sono sempre dietro l’angolo pronti ad insidiarti”.

Come vi siete trovate con Chicco?

Sara e Patrizia: “Assolutamente bene. Avevamo già sentito parlare di Chicco e dell’Estrò, sempre in termini positivi, abbiamo  puntualmente ricevuto la conferma. Chicco è una persona seria, disponibile e molto professionale. Per poter lavorare nel locale abbiamo dovuto superare una selezione, siamo contente di essere qui”.

Sogni nel cassetto.

Sara: “Vorrei sistemarmi e avere una famiglia. Magari un giorno cambiare lavoro: aprire un asilo nido, adoro i bambini. La famiglia per me rappresenta un percorso, è importante fare un passo alla volta. Per ora mi “accontento” di aver adottato a distanza una bambina cinese, si chiama Tong-Lan. Ha 9 mesi, mi piacerebbe offrirle un futuro migliore lontano dal suo villaggio sperduto fatto di pecore e pastori”.

Patrizia: “Raggiungere al più presto un’indipendenza economica. Non chiedo altro”.

Le due tenerissime peperine salutano i lettori di Tutto Sport Taranto mandando loro un affettuoso bacio. Ci sottoponiamo volentieri a questo immane sacrifico. E sia.

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