Calcio a 5 Femminile

Un’altra sconfitta in trasferta per l’Atletic Club Taranto: 4-1 all’Asd Macula Nox Molfetta

30.10.2017 12:25

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Un risultato che non rende giustizia ad una partita combattuta ed aperta fino alla metà del secondo tempo. Eppure l’Atletic Club Taranto, gruppo di calcio a 5 femminile del campionato di C1 della Figc, è costretto a buttare giù, tutto d’un sorso, il veleno della sconfitta.

LA PARTITA

Al 2’ apre le danze Mary De Pane da centrocampo, con un tiro di potenza che il portiere delle molfettesi para. Due minuti dopo le avversarie provano a sorprendere Della Corte fuori dai pali  ma le rossoblù si salvano, così come al 6’, mentre al 7’ un’altra occasione per l’Atletic con Daniela Laneve che prova un tiro angolato. La sfera però va di molto a lato della porta delle biancorosse.

Al 10’ Galiano dribbla, avanza e passa a De Pane che spreca l’occasione, mentre un minuto dopo Galiano serve un’imbucata a Guarini, ma l’azione tra le due non si concretizza. La partita è solo rossoblu, con Laneve al 12’ che ci prova dalla metà campo avversaria, lambendo il palo alla sinistra del portiere, e Guarini che in più occasioni spedisce di poco sopra la traversa. Al 17’, la prima vera occasione per le padrone di casa, con  Della Corte tra i pali che salva un gol fatto mettendoci un piede in allungo. Tre minuti dopo ancora un’azione delle molfettesi che non trova la rete, con il portiere dell’Atletic che salva sui risvolti di una punizione. La gara sembra avviata verso un primo tempo senza reti. Al 26’ però cambia tutto: l’arbitro ammonisce Laneve per un presunto fallo in aerea e concede un rigore, dubbio, alle avversarie. La numero 69, Fracchiolla, dal dischetto non fallisce. Si va negli spogliatoi sull’ uno a zero per il Molfetta. Alla ripresa le ragazze di mister Latartara entrano ancora più determinate a pareggiare i conti. Guarini le prova tutte: al 3’ e al 7’ su punizione, con il portiere costretto a respingere anche con il corpo. All’11 Della Corte fa il miracolo, su una palla persa dalle compagne per un errore ed un minuto dopo è di poco a lato un’altra occasione delle biancorosse. In un momento in cui le padrone di casa provano a chiudere la battaglia, arriva Fabiana Fasulo, che al 13’ riesce nell’impresa di far entrare una palla stregata nella rete delle baresi. A quel punto l’Atletic crede ad una rimonta. Galiano prova dalla distanza con tutta la forza che ha ma la palla va di poco sopra la traversa. E al 16’ è di nuovo vantaggio per le biancorosse, con Giacò, che segna a porta vuota dopo un uno due che costringe Della Corte ad uscire dai pali.

A questo punto gli equilibri cominciano a saltare  e le squadre si scoprono. Una punizione battuta da Guarini illude ma il pareggio non c’è. Galiano, servita con il pallone sui piedi, ad un passo dalla linea della porta, si mangia un gol fatto. E al 27’ arriva  il 3 a 1 che chiude i giochi. Tap in sotto rete delle molfettesi, con Alves, che nel recupero regalerà alla sua squadra un altro gol.  Finisce 4 a 1, con Galiano in porta a sostituire Della Corte nel vano tentativo di avere un uomo in più e tentare il tutto per tutto. Sconfitta amara per l’Atletic, che ci mette il cuore. Ma non basta.

“Non ho l’abitudine di parlare degli arbitraggi ma sicuramente il rigore nel primo tempo, sulla zero a zero, ci ha spezzato le gambe - commenta mister Latartara a pochi minuti dalla fine della partita - mentre nel secondo tempo abbiamo ricominciato nel modo migliore. Avevo detto alle mie di osare un po’ di più ma di stare comunque attente alla difesa. Subito dopo il pareggio abbiamo addirittura pensato che avremmo potuto vincerla. Il loro secondo gol è nato da un errore che potevamo benissimo evitare e di lì la situazione è degenerata. Nel nostro momento migliore questo gol fortuito ci ha messo spalle al muro. Alla fine è saltata un po’ l’organizzazione di gioco, è salito il nervosismo ed è andata così. Mi dispiace perché chi ha visto la partita, ha visto un Taranto che comunque si è giocato bene la sua gara, con umiltà e forza. Sembra un risultato madornale ma non rende giustizia rispetto a quello che si è visto in campo. Comunque non vogliamo piangerci addosso ed anche da questa gara cerchiamo di trarre il positivo, per migliorarci”.

 

Marina Luzzi

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