CONVEGNO ARCIDIOCESI SU ILVA E DINTORNI: IL PROGRAMMA
“La Chiesa non ha soluzioni tecniche da proporre in relazione al conflitto tra salute e lavoro che, qui a Taranto, si presenta in forma drammatica ma può offrire il prezioso contributo della sua solidarietà e della Dottrina sociale come percorso privilegiato verso il rispetto della persona umana e del conseguimento del bene comune che abbraccia anche la custodia del creato”
Ha così esordito l'Arcivescovo Mons. Filippo Santoro nel corso della presentazione alla stampa del Convegno che si terrà domani giovedì 7 novembre nell'aula magna dell'Università LUMSA di Taranto, in piazza S. Rita c/o l'omonima parrocchia su via Ancona.
“Non avendo soluzioni tecniche – sottolinea Mons. Santoro – abbiamo preferito ascoltare la voce di uomini di scienza qualificati, di amministratori dello Stato e di rappresentanti della società civile. Il nostro obiettivo è di favorire la concertazione tra le varie forze positive presenti sul nostro territorio per aiutare a trovare una soluzione che veda in primo luogo, non il lucro ed il profitto ma la difesa della vita, della salute e del lavoro”.
VERO SIG. RIVA????
“Promuovendo questo convegno ho presente - continua l'Arcivescovo – i volti dei bambini ammalati di cancro, i parenti che ci hanno lasciato a causa dell'inquinamento, la lunga fila di disoccupati e degli operai che rischiano di perdere il posto di lavoro. Ultimamente anche gli operai della Vestas che ho visitato e quelli della Marcegaglia ai quali do tutta la mia solidarietà.
Ho sempre detto che l'alternativa tra difesa dell'ambiente, della salute e della produzione è falsa e iniqua. Si stimola solo una guerra tra vittime.
Ascolteremo i professori universitari, i ricercatori del Politecnico di Torino e del polo jonico di Taranto. Ascolteremo, con attenzione, il prof. Luca Di Nardo dello staff del sub commissario Ilva di Taranto che presenterà l'esempio positivo di Duisburg, in Germania, per dirci se è possibile una produzione senza inquinamento, distruzione dell'ambiente e della vita umana.
Vogliamo una parola chiara per sapere se siamo condannati o se c'è una via di salvezza per la salute dei tarantini, per i lavoratori e soprattutto per i più poveri.
Per mettere tutti a confronto possibilmente sereno e funzionale, attraverso un lavoro paziente, ho invitato i due ministri Andrea Orlando dell'Ambiente e Beatrice Lorenzin della Salute, insieme ai responsabili locali della politica, dell'impresa, delle organizzazioni ambientaliste.
Conosco perfettamente il disorientamento e la sfiducia globali che inquietano l'Italia ed, in particolare, Taranto, così come sono consapevole del passo che è stato dato con la conclusione delle indagini preliminari da parte della Magistratura.
Mi auguro che il pessimismo e la diffidenza nei riguardi delle istituzioni siano superati perchè con coraggio non dobbiamo rinunziare alla costruzione del futuro della nostra città della quale e per la quale siamo tutti noi protagonisti e responsabili.”
Ecco, appunto! Evidentemente l'Arcivescovo ha già capito che, molto spesso, prevale l'indole molle dei tarantini, per spronarli così. Quell'indole che ci ha sempre impedito di fare dell'unità la forza per pretendere ed ottenere risultati migliori per costruire una vera società civile ed un'economia che non fosse solo dipendente da manager e imprenditori venuti da altrove, in particolare dal Nord.
Imprenditori che poi si sono rivelati solo “prenditori”, una volta finite le sovvenzioni.
I casi recenti della Vestas, Marcegaglia e di quelli paventati ed ormai annunciati della Marina Militare che si porterà via diverse storiche istituzioni da Taranto per Ancona e Napoli sono la realtà di un vero e proprio progetto di desertificazione economica della città.
Taranto e la sua Marina, un connubio felice per tante generazioni che viene sacrificato sul tavolo della cosiddetta “spending review”. Assurdo!
Tutto sulla pelle dei tarantini che nulla potrebbero fare per impedirlo se non ci si muove prima.
Il Governo non può o non vuole interessarsi, alla faccia della solita litania di maniera “Salviamo il Sud”...”senza il rilancio del Mezzogiorno non ci potrà essere crescita nazionale”...ed altre baggianate politichesi di questo tipo.
E i politici locali? Lasciamo perdere....!!!Una cosa, però, va detta: “com'è possibile essere così pervicaci nell'incapacità se ci si ricorda di protestare contro tagli e ritagli industriali ed economici solo quando i buoi sono scappati...ormai????
La risposta? Significa essere diabolici e perversi!!!!!!
Queste filippiche si ripetono da sempre e nulla cambia! Purtroppo!!!
Intanto, in conclusione dell'incontro con la stampa, l'Arcivescovo ha calato anche lui l'asso:
“Se fossimo uniti, come nei giorni dei Misteri sarebbe un'altra storia. Nel dna dei tarantini c'è una passione forte, sentita. In quel periodo affiora e si manifesta forte.
Se quell'unità d'intenti emergesse nella quotidianità sarebbe tutto differente”.
VERO E'!!!!
programma – giovedì 7 novembre – aula magna LUMSA TARANTO
ore 9.30 - introduzione di don Antonio Panico – coordinatore attività LUMSA
saluto dell'Arcivescovo S.E. Mons. Filippo Santoro
“riflessione sapienziale sulla custodia del creato” di don Giulio Meiattini
ore 10.00 1^ sessione: “dalla scienza ke proposte per una produzione sostenibile”
coordina: Eugenio Di Sciascio – rettore Politecnico di Bari
interventi: Vito Albino – Politecnico di bari
Giuseppe Genon – Politecnico di Torino
Luca Di Nardo – staff sub-commissario Ilva di Taranto
ore 15.00 II sessione: “prospettive concrete per la questione ambientale”
coordina: Antonio Felice Uricchio – rettore Università di Bari
relazioni - Andrea Orlando – ministro dell'Ambiente
Beatrice Lorenzin – ministro della Salute
interventi programmati: Nichi Vendola – presidente Regione Puglia
Ippazio Stefàno – sindaco di taranto
Franco Sebastio – procuratore capo Repubblica – Taranto
Anna Maria Moschetti – rappresentante ass. ambientaliste
Giorgio Assennato – direttore generale Arpa Puglia
Vito Fabrizio Scattaglia – direttore generale ASL Taranto
Lorenzo Ferrara – confindustria Taranto
Danela Fumarola – rappresentante organizzazioni sindacali
Sergio Prete – presidente Autorità Portuale Taranto
Risposta dei Ministri
Conclusioni: S.E. Mons. Filippo Santoro – Arcivescovo Metropolita di Taranto
Commenti