Savannah Bi e Orsia le star della serata

Domenica all’ippodromo Paolo VI è sembrato di tornare indietro agli anni 90, quando l’ippica attirava migliaia di persone e gli ippodromi facevano il pienone. Circa dodicimila presenze nella struttura della famiglia Carelli la quale, insieme al suo staff ha messo in piedi una serata spettacolare.

Ovviamente dal punto di vista tecnico erano i due Gran Premi ad attirare le maggiori attenzioni. Il Città di Taranto, classica per gli indigeni di quattro anni, veniva dominato da Savannah Bi la quale, dopo aver lasciato strada a Skyline Dany, ritornava aggressiva al comando ai 400 finali per fare passerella in dirittura d’arrivo nelle ottime mani di Federico Esposito. Per la portacolori della scuderia Wave, tanto cara alla famiglia Lami, il riferimento cronometrico era di 1.11.9. Incerta la lotta per il secondo posto per il quale la spuntava Smash Slide Sm lungo la corda, mentre Sereno Op, autore di brillante performance esterna piegava le ultime resistenze di Skyline Dany e si aggiudicava la terza moneta.

Nel Due Mari – Trofeo Donato Carelli, invece, en plein dei fratelli Di Nardo: Gaetano, in sulky ad Orsia, prevaleva in retta d’arrivo su Ribot Ek, interpretato da leader da Antonio. Bel testa a testa conclusivo, che vedeva emergere la femmina allenata da Massimo Finetti per conto e per i colori del Signor Alessandro Anello. 1.11.4 era il tempo con il quale veniva accreditato il successo di Orsia, lontano quattro decimi dal record della pista detenuto da Irving Rivarco.

Di spalla ai Gran Premi, vi era il Memorial Antonio Menale, premio Regione Puglia, nel quale Ricardo Zamora e Gaspare Lo Verde si portavano al comando e respingevano tutti gli attacchi di uno stratosferico Pick And Go, mentre alle loro spalle Ringo Star Pink completava il podio. Il vincitore, appartenente alla scuderia Bimag Srl ed allenato da Francesca Croce rifiniva il tutto in 1.12.9.

L’ippodromo Paolo VI nel mese di agosto resterà chiuso, ma riprenderà l’attività agonistica nella prima settimana di settembre.

Omar Tufano