“LA RINUNCIA DEL CRAS ALLA SERIE A1 È UN COLPO DURO PER LA CITTÀ”
Giuseppe Graniglia delegato provinciale CONI
La rinuncia del Cras alla Serie A1 di pallacanestro femminile, ufficializzata ieri al termine delle iscrizioni, è un duro colpo per Taranto, non solo in campo sportivo.
La città perde infatti un pezzo di storia degli ultimi 50 anni, la prima società in assoluto a vincere, nel 2003, un titolo italiano in uno sport a squadre. Negli scorsi anni è stata, insieme al Dream Team nel basket in carrozzina e al Real Statte nel calcio a 5 femminile, la società che ha fatto girare la bella immagine vincente di Taranto in campo nazionale ed internazionale; soltanto un anno fa al PalaMazzola la tifoseria rossoblù celebrava il quarto scudetto e la seconda Coppa Italia.
Il Cras in particolare ha fatto conoscere Taranto, attraverso le sue giocatrici, in ogni parte del mondo, diventando modello di capacità organizzativa, serietà professionale, passione per lo sport.
Nella decisione di lasciare il palcoscenico della massima serie c'è un po' di responsabilità da parte di tutta la città, che negli anni non ha saputo sostenere gli sforzi economici di D'Antona prima e Basile poi. Forse, anche il mondo sportivo poteva fare qualcosa per evitare questa conclusione.
Affiliandosi ancora alla Federazione Italiana Pallacanestro, il Cras ha garantito continuità ad un nome storico quale quello del Cras. Da delegato Coni provinciale, auspico che un giorno questa associazione sportiva possa tornare ai fasti di questi splendidi anni e far riempire ancora d'orgoglio i tarantini.
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