LIBRI, “MEDIOEVO IN GIALLO” DI MARCELLA NARDI: UNA TARANTINA A SEATTLE.
Thriller, cospirazione, tradimenti tra realtà e fantasia immersi nelle suggestive atmosfere medievali tra il XII e il XIV secolo con la figura femminile predominante. Donne pienamente calate nel proprio tempo, dunque vittime di angherie e deboli ma nel contempo anche forti. E ancora uomini affascinanti (non belli) e “dannati”. Il tutto racchiuso in uno “scrigno” di 4 racconti brevi, dei quali l'ultimo costituisce una sorta di punto di rottura rispetto ai primi 3 perchè incentrato sulla figura di Tommaso D'Aquino, oltre alla virata sulla tecnica di narrazione con l'introduzione del “Deus ex machina”. E ancora figure storiche come quella di Marco Polo insieme ad altri persoggi immaginari. Se la curiorità vi assale...siete pronti per immergervi in “Medioevo in Giallo” della scrittrice tarantina (ma nativa di Castelfranco Veneto) Marcella Nardi, ora residente a Seattle negli Stati Uniti. “La passione per il giallo – dice l'autrice – l'avevo già da piccola, quando iniziai a leggere le storie di Hans Christian Andersen per passare direttamente ad Alfred Joseph Hitchcock. Da piccola ho anche scritto un giallo e quando poi, dopo vent'anni, Ken Follet scrisse “Il Terzo Gemello” mi morsicai le mani perchè il mio romanzo di 30 pagine era molto simile nella sua essenza a quello di Follett. Mi piacciono i gialli perchè stimolano molto la fantasia e poi, a dispetto di quello che sembra, sono più le donne a scrivere gialli rispetto agli uomini. Ho scelto il Medioevo perchè sono sempre stata appassionata di storia antica e in particolare di quel periodo che è stato ingiustamente reputato un periodo buio, invece è stato una fucina di idee nuove che ci hanno portato a uno splendido Rinascimento”. Un compito arduo quello di incastonare una storia di senso compiuto in un racconto breve: “In generale può risultare un po' complesso perchè bisogna scrivere una storia di senso compiuto e il più possibile interessante. Inoltre non deve calare il tono nella narrazione. Bisogna quindi fare un lavoro di scrittura un po' più ampia e poi passare alla scrematura che è sempre difficile e “dolorosa”. Le pulsioni di chi legge il mio libro? Diciamo che non c'è solo il giallo e il complotto ma emerge molto la figura femminile, non solo come era nel Medioevo dove le donne erano percepite deboli. Invece nelle mie storie queste donne rivelano una grande forza interiore”. Conoscere un personaggio dalle mille sfaccettature come la Nardi ci fa uscire “fuori tema” e la scrittrice ci svela: “Tra le mie tante passioni costruisco anche castelli in miniatura e la mia prossima opera sarà il Castello Aragonese di Taranto. A tale proposito ringrazio l'ammiraglio Ricci che mi ha fornito le mappe catastali che servono a un modellista per potere ridurre in scala qualunque ambiente”. Stendiamo volutamente un velo di mistero sui prossimi progetti di Marcella Nardi, “segreti” che al momento voleranno con lei a Seattle.
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