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Basket M: Cus Jonico, parla il presidente Cosenza

08.07.2019 13:26

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Ognuno ha detto la sua, secondo il proprio ruolo. In piena estate però mancava un primo bilancio del Cus Jonico che sta nascendo, sembra bene, da parte del presidente Sergio Cosenza. Ancor di più nei giorni, primi di luglio, in cui il Cus compie 45 anni, portati bene peraltro!

Alora, caro Presidente, all’alba del 45esimo anno, la società alza l’asticella della riqualificazione professionale della sua struttura interna, con tutta una serie di novità sul parquet ma non solo. Non è stata una novità la conferma di un coach di comprovata esperienza e valore, Davide Olive, la cui validità è stata ampiamente dimostrata nell’ultima parte dello scorso campionato ed in particolare nei brillanti play off. “E’ stata la prima mossa che abbiamo fatto. Non potevamo farcelo scappare, perché Olive non è solamente un allenatore part-time, è un allenatore che vive di basket 24 ore su 24. A seguire la conferma della competenza di un assistente come Claudio Carone, tassello importante nella preparazione, nella gestione e lettura delle gare, mentre la prima ritorna è stata il ritorno di Giuseppe Diciolla, nel ruolo di preparatore atletico ma, anche mental coach che, seguendo i bisogni dello sport moderno, si prenderà cura anche del muscolo più importante, il cervello. Senza dimenticare il nostro massaggiatore storico, Livio Cartenì e il dottor Giuseppe Ostilio a completare lo staff tecnico e medico”.

E poi c’è un nutrito gruppo di dirigenti: “Partendo dall’infaticabile dirigente responsabile Roberto Conversano, attorno alla squadra, restano i preziosi dirigenti Stefano Strusi, Paolo Marzulli e Spiro Ricatti, sempre presenti in casa ed in trasferta, mentre il nostro ds Vito Appeso, ha già fatto e continuerà a fare un gran lavoro per la costruzione della squadra con le sue conoscenze del mondo del basket, dirigenti delle altre squadre, agenti e procuratori. Finora abbiamo messo su un roster importante confermando Dusels. Longobardi e Pannella, prendendo due pezzi da novanta come Bricis e Grosso e riportando al Cus Salerno. Qualcosina faremo ancora…”.

In questo nuovo e ben strutturato organigramma mancava forse un’altra figura professionale, in particolare nel delicato rapporto società-giocatori. “Un gran bel ritorno – sottolinea fiero Cosenza - Anche lui ha giocato con noi dalla promozione alla serie C. Poi ha continuato a giocare fino alla soglia ed oltre dei 40 anni. Sempre col sorriso, con l’entusiasmo dell’eterno ragazzo. Di fisico filiforme, beato lui (sorride ndr). Qualità in campo e fuori che ha affinato nella mitica Ricciardi di B/2. Sto parlando di un caro amico, Salvatore Massari che avrà la delicata funzione di collante tra giocatori e società: il Team Manager dei tempi moderni, di una società come la nostra che, pur conservando il feeling familiare, vuole strutturarsi in modo più ampio con professionalità adeguate al salto di qualità. Vogliamo così confrontarci col resto d’Italia della palla a spicchi, come peraltro avevamo già fatto, in una certa misura, nei 4 anni di serie B, dal 2013 al 2017”

E’ un fiume in piena il nostro presidente, segno che si ritiene soddisfatto di quanto fatto finora.

Altra novità di questa nuova stagione è il restyling della comunicazione: “Infatti! Abbiamo pensato anche a questo per essere in linea con le nuove realtà dei social media. Il nostro capo struttura resta indiscutibilmente l’ottimo Luca Fusco, persona seria e sempre affidabile che ci segue oramai da un decennio e ci supporta anche nel delicato ruolo di addetto alle statistiche. Per essere più presenti sul web e sui social con Twitter, Facebook, YouTube e la novità Instagram, abbiamo individuato nel giovane Manuel Costella, il ruolo di social manager per curare l’immagine digitale del club, con contenuti grafici, testuali e multimediali in stretta collaborazione con l’area marketing ed eventi e l’ufficio stampa”.

Ricordando i complimenti che gli avversari in B facevano al Cus per la signorile accoglienza e per l’ottimo comportamento della squadra, è auspicabile che la piazza, possa rispondere in maniera sostenibile ad uno sforzo così capillare, riempiendo il palazzetto. “Anche su questo fronte intendiamo seguire un nuovo corso per provocare manifestazioni d’interesse verso di noi da parte di piccole e medie aziende, pur presenti nel nostro territorio. Non a caso abbiamo pensato di utilizzare di più e meglio la rete dei social e della comunicazione generalista. Ovviamente è compito dello staff tecnico e della squadra mietere successi perché la nostra immagine ne possa guadagnare. Insomma, noi abbiamo messo su ben 4 squadre di buon livello: quella dirigenziale, quella dello staff tecnico, quella della comunicazione e, ovviamente quella che dovrà rispondere sul parquet con la canotta rossoblu. Tutto per far sì che gli spalti siano pieni di entusiasmo e di tifo caloroso e corretto”.  

Novità anche in tal senso? “In parte sì, giocheremo sempre nel salotto del Palafiom, gestito molto bene dagli amici dell’Anspi Santa Rita e ‘ringiovanito’ dagli interventi per le finali nazionali Under16. Stiamo pensando seriamente di giocare la domenica alle 18 e non al sabato proprio per favorire un maggior afflusso di gente. Poi altre decisioni verranno ufficializzate nelle prossime settimane”.

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