Taranto: "ma quale raccolta differenziata?"
Alcune vie della città dei Due Mari appaiono corredate da bidoni carrellati sui marciapiedi : di cosa si tratta?
La risposta si trova nella discutibile ordinanza del sindaco n.72 del 17. 10.2024, con la quale si rafforza la raccolta differenziata già avviata in alcuni quartieri cittadini e si avvia nella zona Montegranaro -Salinella (1 dicembre 2024) per poi estendersi alla zona Tre Carrare- Solito (1 febbraio 2025); a seguire tutta la città sarà messa a regime.
Ma con quali modalità?
E qui si ritorna ai bidoni carrellati citati all'inizio; l'ordinanza dispone che per gli edifici con più di 12 appartamenti, ogni cittadino dovrebbe mettere i propri rifiuti nel bidone posto nell'androne condominiale. E già qui possiamo immaginare i cattivi odori che si diffonderebbero all'interno degli edifici con le relative conseguenze igieniche.
Seguendo il calendario per il conferimento dei vari rifiuti, il bidone dovrebbe essere poi trasportato all'esterno del portone da qualcuno dei condomini in modo da agevolare la raccolta al mattino seguente; il bidone va quindi rientrato nell'androne condominiale sempre da un condomino.
L'alternativa, qualora i condomini fossero in difficoltà, sarebbe quella di affidare il servizio a delle cooperative a pagamento a carico del condominio.
Ora, in una città che presenta la Tari tra le più alte in Italia, al minimo questo servizio dovrebbe essere garantito da Kyma Ambiente che si occupa della gestione dei rifiuti a Taranto ed i cui risultati indecorosi sono sotto gli occhi di tutti, da anni oramai.
Come se non bastasse, si fa obbligo per gli amministratori di condominio o loro delegati di recarsi presso l'isola ecologica di via Blandamura per firmare un contratto di comodato d'uso gratuito per i carrellati destinati al conferimento dei rifiuti .
Il tutto è surreale, poco pratico ed approssimativo in una città che è da anni sporca, in cui è stato sospeso il servizio notturno di lavaggio delle strade ed è in preda a ratti e blatte anche di giorno. Ben venga la raccolta differenziata (che tutt'oggi per Taranto è ferma a valori irrisori) ma con un servizio efficiente, Invece questa modalità appare fortemente disagevole.
E non da ultimo, i cittadini segnalano già ritardi nel ritiro della raccolta del vetro, avviata da poco.
Insomma, ci sono le premesse per un ulteriore disastro annunciato per la nostra città, dopo il recente fallimento del progetto dei cassonetti ingegnerizzati .
L'amministrazione comunale ancora una volta è ben lontana dalle esigenze della comunità, chiusa nel suo palazzo e poco incline all' ascolto. A pagarne lo scotto sono sempre e solo i Tarantini. L'auspicio è che questa magari possa essere l'ultima volta…
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