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IL CONCERTO DI CAPODANNO DI LIZZANO

06.01.2015 18:41

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Evento organizzato dai ragazzi de “La Vite Tralci” con la collaborazione di Alessia Caiazzo


 

Si è svolto lo scorso giovedì il “Concerto di Capodanno” organizzato dai ragazzi de “La Vite Tralci” con la collaborazione di Alessia Caiazzo, presso l’Auditorium San Francesco della Parrocchia San Pasquale sita in Lizzano.
Una serata all’insegna del simbolismo religioso, dell’avvicinamento societario e della rivalutazione dei valori che, ai tempi di oggi, non custodiscono più quel “patrimonio indissolubile” del genere umano.
La presentazione della serata, curata da Paolo Gigantiello, ha palesato quanto sopra descritto, attraverso l’uso di una terminologia simbolica e ricercata. Un caro saluto, un messaggio e l’invito al riavvicinamento alla dottrina religiosa, come portatrice di pace, condivisione e fratellanza, per poi introdurre le singole esibizioni, protagoniste di questa serata particolare.
Si parte con Alessia Caiazzo che, sulle note di “Silent Night”, intonerà e creerà un clima suggestivo, tipicamente natalizio.
A seguire, la voce di Rebecca Tommasi che canterà “A Natale Puoi”, un brano reso celebre grazie ad un noto spot televisivo che perdura durante le festività natalizie. La giovane voce lizzanese, non sarà sola durante il suo debutto, bensì, verrà accompagnata dalla coreografia di Francesco e Noemi che si cimenteranno in un balletto a due.
Nuovamente, Alessia Caiazzo che, questa volta, si esibirà con “Oh Holy Night”; un pezzo
composto da Adolphe Adam e scritto da Placide Cappeau, un uomo mai stato considerato pio.
Successivamente, la celebrazione del ballo in termini artistici, inscenato da Miriana Matera.
Segue, poi, l’intervista di Andrea Tommasi alla Preside dell’Istituto Comprensivo di Lizzano, Chiara Vantaggiato. Le sue risposte sono, in primis, un ringraziamento rivolto alla cittadinanza lizzanese per l’accoglienza ricevuta e il bel rapporto instaurato con le famiglie del piccolo comune jonico. A suo avviso, dell’anno appena trascorso, bisognerebbe “dimenticare” l’eccidio dei bambini in Pakistan, la violenza e il rapimento delle ragazze di Nairobi. Ci sarebbe, invece, la necessità di rivalutare l’importanza dei rapporti sociali che non devono fondarsi sulla prevaricazione, bensì sulla tolleranza e la condivisione.
Proseguono le domande incentrate sia sulle impressioni scaturite dalla permanenza nel comune lizzanese e dai suggerimenti che potrebbero instradare una parvenza di miglioramento.
Un responso deciso, quello esternato dalla Preside, la quale pone al centro di ogni discorso il “capitale umano” come valore che bisogna attribuirsi reciprocamente. E, ancora, la migliore impressione rivolta alla cittadinanza e ai presenti in sala, in una serata particolare, quale quella dell’1 gennaio, che sottolinea la qualità degli stessi abitanti.
Una breve pausa per, poi, riprendere con la voce di Alessia Caiazzo, Noemi, Francesco e i ragazzi de “La Vite Tralci” sulle note più famose del panorama musicale-religioso: l’ “Ave Maria”. Un brano puramente simbolico che evidenzia la giornata celebrativa e di devozione per la Madonna.
Una breve parentesi, accentuata dalle parole di Paolo Gigantiello, il quale, lanciando messaggi di speranza, descrive Maria, come madre di tutti noi, parafrasandola ad una “rugiada celeste”, ad un “bacio casto” e ad una “rosa vermiglia”; continuando, conseguentemente, la presentazione, in scaletta, delle successive esibizioni: Domenico Caiazzo, accompagnato dal coro, canterà “Last Christmas”, portata al successo dagli Wham (il cui leader era George Michael).
A seguire, Alessia Caiazzo, anche lei accompagnata dal coro, in “Oh Happy Day”.
Il mix di Miriana Matera e dei suoi ragazzi; giungendo alla seconda intervista di Andrea Tommasi a Paola Corrado, esponente del “Movimento Missionario Giovanile” di Taranto.
La Corrado illustra il rapporto dei giovani con la Chiesa, partendo dal suo percorso e dalla sua scelta, volontaria, di partire come volontaria. “Una curiosità nata dopo aver ascoltato, l’anno scorso, lo slogan del Papa sul cammino nel mondo”, continua dicendo, “un’esperienza, quella fatta in Brasile, alla quale mi sono preparata sia spiritualmente che fisicamente”. Rimarca il rapporto con Cristo, come speranza per coloro che non hanno nulla, diffondendo la sua testimonianza tra i giovani che, attualmente, vengono influenzati da modelli che non bisogna prendere come esempio. Dunque, l’augurio di vivere la vita fino in fondo, sia nella gioia che nelle difficoltà.
Terminata l’intervista, la serata si conclude con le esibizioni di Marco, Domenico, Rebecca, Noemi e Alessia Caiazzo, alla chitarra, con “Tu scendi dalle Stelle”, scritta dal napoletano Sant’Alfonso Maria de’ Liguori.
Ancora, la Caiazzo, in un brano che è sinonimo di augurio, nella speranza che la guerra finisca presto e che, tutto questo, non sia solo un’utopia. Per fare ciò, bisogna incominciare da bambini, perciò ecco, dopo “So This Is Christmas”, una poesia, in dialetto lizzanese, inscenata da un bambino del gruppo, Martino.
“La Vite Tralci” e Alessia Caiazzo con “Heal The World” di Michael Jackson, chiudono la serata, assieme agli interventi di Padre Pio, Padre Guido e Don Giuseppe, il tutto ripreso dall’immancabile tocco artistico-fotografico di Salvatore Lupo e Daniela.

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