
Promozione: suicidio Manduria
a cura di Fabrizio Izzo
Gran bella prestazione dei biancoverdi che per circa 75-80 minuti hanno tenuto a bada, mettendolo alle corde, il Salento Football. Il Manduria in vantaggio per 3 a 1 ha poi ceduto sotto i colpi avversari ma soprattutto è stato condizionato dai limiti caratteriali della squadra e dal numero risicato di uomini in organico. Subito in vantaggio i padroni di casa con Scarciglia in apertura di gara, alla mezzora del primo tempo il raddoppio di Gennari. Quando si pregustava un riposo con il doppio vantaggio ecco la zampata di Carlà a pochi minuti dal fischio dell’intervallo. La ripresa si riapriva con i biancoverdi a segno, autore del goal Carrozzo che portava a 3 il bottino parziale. Negli ultimi 15 minuti i messapici sono andati nel panico, ne hanno approfittato gli ospiti che hanno accorciato le distanze con Morelli, hanno agguantato il pari a 5 minuti dalla fine con Quarta e hanno segnato il quarto goal al secondo minuto di recupero con Carlà dopo che il portiere leccese aveva miracolosamente salvato la sua porta. Un finale rocambolesco che non premia un volenteroso Manduria autore di una gran bella partita. Il Salento Football conquista la sesta vittoria consecutiva e alimenta le piccole speranze di giocare i Play-Off. Il Manduria, nelle ultime sei partite, ha raccolto solo un pareggio, in casa, contro il Massafra. Situazione delicata per i messapici perché il Maglie, battendo il Lizzano, si è portato ad un punto, nell’ultima di campionato il Manduria dovrà necessariamente vincere a Copertino per conservare il diritto a giocare la partita di spareggio in casa. L’unica nota positiva è che in questi 20 giorni di sosta la società avrà il tempo per recuperare gli infortunati e averli a disposizione per la 30^ giornata ma soprattutto per il match Play-Out. Mister Cannalire: “Sul 3 a 1 abbiamo avuto un Black-out che ci è costato caro. La squadra ha fatto un bellissima partita finché ha retto. In campo avevo troppi ragazzi a mezzo servizio utilizzati gioco forza che purtroppo non hanno retto tutto l’incontro. Il problema non è solo fisico, siamo una squadra con limiti caratteriali che appena subisce una rete entra in paura e si abbassa dando campo agli avversari. Per 80 minuti abbiamo tenuto testa ad una squadra che individualmente, forse, è seconda solo al Fasano, poi siamo calati fisicamente e alcuni cambi obbligati hanno reso la formazione più vulnerabile. Devo dire che anche la sfortuna non ci presta attenzione, a tempo scaduto il loro portiere ha fatto un vero miracolo e sul capovolgimento di fronte abbiamo preso quarto goal, una beffa. Mi sarebbe bastato anche pareggiare per il morale dei ragazzi ma non è andata così. Il Manduria non è abituato a lottare per la salvezza è questo non ci facilita il percorso, dobbiamo gestire meglio le partite e cercare di eliminare il più possibile i limiti psicologici che ci portiamo addosso. La sosta è sicuramente opportuna, avremo il tempo per aspettare la guarigione degli infortunati e ricaricare le batterie, dal punto di vista del gioco, sinceramente, i ragazzi sono andati benissimo e anche il numeroso pubblico presente al Dimitri lo ha appurato.”
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