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Beppe Fiorello all'Ariston di Taranto per presentare un film girato a Ginosa, Mottola e Castellaneta

05.10.2017 15:51

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Il bravo attore siciliano, Beppe Fiorello, domenica 8 ottobre sarà a Taranto al cinema Ariston, in via Abruzzo, alle ore 20,00 in occasione della proiezione del suo ultimo film, in ordine cronologico, in questi giorni in tutte le sale italiane.           

“Chi m’ha visto?” è il titolo del film, una commedia, ambientato interamente in Puglia, tra Ginosa, Mottola, Castellaneta, Bari e Conversano e che vede impegnati Beppe Fiorello e Pierfrancesco Favino, con la regia di Alessandro Pondi. Per la proiezione di domenica alle ore 20,00 il prezzo del biglietto sarà per tutti a tariffa ridotta. “Chi m’ha visto?” è nella top ten degli incassi.    Nel film anche se per brevi apparizioni tante star della musica italiana, da Jovanotti a Emma, da Elisa a J-Ax, da Giuliano Sangiorgi (dei Negramaro) a Gianni Morandi.                                                                                                                              

Il film, tratto da una storia vera, racconta di Martino Piccione (Giuseppe Fiorello), un talentuoso musicista pugliese che suona la chitarra per cantanti italiani di fama internazionale e che esegue fantastici assoli all'ombra dei riflettori. Martino ossessionato dall'idea di vedersi al centro del palcoscenico e conquistare finalmente la fama che ritiene di meritare, non digerisce le ironie e le provocazioni dei suoi compaesani, che rivede ogni volta che torna nel suo paese alla fine di ogni tour o concerto. Del resto, come lui stesso pensa, nel mondo dello spettacolo non conta quanto vali ma piuttosto quanto appari. Grazie all'aiuto dell'incosciente Peppino (Pierfrancesco Favino), uno che non ha troppi fronzoli per la testa, organizzano un piano per attirare l'attenzione dei media. La pellicola è ambientata in Puglia, ai giorni nostri, in un contesto allegro e spensierato che riflette l'amara realtà in cui viviamo. Spesso in nome di una esagerata ed effimera apparenza, dimentichiamo la sostanza delle cose.

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