Dal 23 gennaio al 27 marzo, all’auditorium TaTÀ di Taranto favole&TAmburi, seconda parte
La dimensione di attesa permane. E le domande restano ancora senza risposta. Ciononostante il teatro ragazzi, penalizzato dalla pandemia più di altri settori dello spettacolo, prova a resistere in questa interminabile “stagione del freddo”, ben consapevole che la “primavera” è ancora di là da venire. Ma verrà.
Dopo la prima tranche avviata lo scorso ottobre, il Crest integra la stagione 2021-22 di “favole&TAmburi”, aggiungendo, dal 23 gennaio al 27 marzo, cinque nuove pomeridiane domenicali all’auditorium TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi. Il programma degli spettacoli in abbonamento potrebbe subire variazioni a causa dell'emergenza Covid. Nell'auspicare che ciò non accada, verrebbero garantite comunque le sostituzioni che dovessero rendersi necessarie, anche con spettacoli di produzione Crest. Sipario ore 18.
In scena, il 23 gennaio, Principio Attivo Teatro con “Sapiens” di Valentina Diana, regia Giuseppe Semeraro, con Dario Cadei, Silvia Lodi, Otto Marco Mercante, Cristina Mileti, Francesca Randazzo, Giuseppe Semeraro. L’incontro-scontro tra due specie di ominidi che hanno condiviso l’esistenza in Europa per migliaia di anni, Sapiens e Neanderthal. Fino a poco tempo fa si riteneva che l’arrivo dei Sapiens, avesse soppiantato la specie, ma sembra che le cose siano andate diversamente. E questa fiaba preistorica lo racconta.
A seguire, il 6 febbraio, Teatro Gioco Vita con “Il più furbo. Disavventure di un incorreggibile lupo”, dall’opera di Mario Ramos, con Andrea Coppone, regia Fabrizio Montecchi. Nel folto del bosco un grande e cattivo Lupo affamato incontra la piccola Cappuccetto Rosso e subito elabora (dopotutto lui è il più furbo) un diabolico piano per mangiarsela. Senza esitazioni, lo mette in pratica. Sembra l’inizio della favola che tutti conosciamo, ma non è propriamente così.
Sarà la volta, il 20 febbraio, dell’ode al bambino di Teatro Koreja “Dire fare baciare lettera testamento” di Valeria Raimondi ed Enrico Castellani, con Giorgia Cocozza, Carlo Durante, Anđelka Vulić, in collaborazione con Babilonia Teatri. Lo spettacolo racconta di come il gioco per un bambino sia importante e necessario quanto l'aria che respira. Racconta dei mondi che il gioco contiene e dischiude, di come il gioco sia spazio in cui crescere e confrontarsi, conoscere e conoscersi. Si gioca perché giocare è il lavoro dei bambini.
Arriva, il 6 marzo, Teatro Evento con “(una) Regina” di e con Stefania Ventura e Gisella Vitrano, in coproduzione con Quintoequilibrio. In un giorno di pioggia non si può uscire, meglio restare a casa. Due sorelle guardano fuori dalla finestra. Una è tristissima, l’altra assorta. Per combattere la noia si inventeranno una fiaba che le trasporterà indietro nel tempo, quando c’erano vecchie governanti stanche di regnare e fanciulle obbedienti, il cui destino era scritto nel nome con cui nascevano.
Chiude, il 27 marzo, Cada Die Teatro con “Il respiro del vento” di e con Mauro Mou e Silvestro Ziccardi, regia Alessandro Lay. C’era una volta un villaggio vicino a un grande lago, così limpido che sulla sua superficie potevi vedere galleggiare le nuvole, le foglie, le stelle e i sassi bianchi del fondo. Ma un giorno smise di piovere e il lago si prosciugò. Lo spettacolo è la storia del viaggio di Alizar che, cercando la pioggia per il suo popolo, pian piano perse se stesso, e di Mounia che lo ritrovò, seguendo il suo respiro.
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