Pallacanestro - Minibasket femminile, domani un Pink Day ad Altamura
Prima un allenamento della selezione 2002-2003, poi una sessione per le bambine nate del 2005-2006
Un Pink Day dopo la partecipazione al campionato di serie C. Non si fa mancar nulla, Virtus 1987 Altamura: riavviata l'attività cestistica femminile, domani, domenica, sarà già tempo di ospitare le nuove leve del basket rosa pugliese. Prima un allenamento della selezione regionale 2002-2003, a seguire una sessione dedicata alle bambine delle province di Bari e Taranto nate nel 2005 e nel 2006. Una iniziativa che mira ad incentivare la pratica della pallacanestro giovanile e del minibasket in particolare: “Assieme al Settore Femminile Regionale – spiega Francesco Conforti, neo responsabile regionale del settore – abbiamo deciso di anticipare questo tipo di evento all'inizio della stagione. E' una delle iniziative cui le cestiste in erba partecipano con maggiore entusiasmo: per molte di loro è la prima occasione di confronto vero con coetanee di altri paesi, grazie allo spirito di gioco-sport tipico del minibasket”.
Murgia protagonista dunque del fine settimana rosa, dopo un sabato pomeriggio di allenamenti al PalaVitulli di Santeramo con oltre cinquanta convocate fra il 2000 ed il 2003, fra sedute del Centro Tecnico Federale e del Progetto Azzurro. Una traccia che si farà ancora più significativa ad Altamura, dove assieme alle squadre maschili senior e giovanili, la locale Virtus 1987 ha deciso di coltivare anche il movimento rosa, rifondando la squadra femminile ed iscrivendola subito al campionato di C. Con l'auspicio che possano innamorarsi della palla a spicchi quante più ragazze possibili: “La concorrenza della pallavolo femminile – osserva fiducioso Antonio Salvaggiulo, tecnico della società altamurana – è forte, sopratutto a livello di tradizione. Ma ci può essere spazio anche per il basket, fra le sportive del paese”.
Una squadra femminile c'era già, fino agli inizi del Duemila. Poi più nulla sino ad un anno fa, quando Salvaggiulo ha deciso di convogliare in una squadra vera la passione di tante ragazze: “Fra giovanissime e meno giovani – precisa – sono già in trenta ad aver aderito al nostro progetto. Molte fra loro seguivano le squadre maschili dagli spalti ed ora si ritrovano in campo. Le avversarie? Per ora sono troppo forti per noi. Ma non è un problema: scendiamo in campo per divertirci, consapevoli che dobbiamo crescere tantissimo. E manifestazioni come i Pink Day possono aiutarci a farlo in fretta”.
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