LA PRESUNZIONE DI CHI VUOLE INSEGNARE IL BALLO
Le leggi non impediscono di aprire un locale e insegnare, purtroppo. E allora come difendersi da questi mascalzoni? Compito arduo spetta a quella fetta sana di bravi insegnanti i quali, per il tratto futuro, dovranno inventarsi nuove forme di comunicazione ed incontri, in uno scenario già troppo affollato da incompetenza. Ciò è talmente vero se si pensa che molti di questi pseudo maestri ad ogni minima novità coreica si buttano nell'"affare" del momento: kizomba, zumba, zouk, ecc. Insomma pur di mettersi in mostra farebbero di tutto, tutto male. Vogliono farci credere che il ballo sia solo un divertimento, intanto incassano migliaia di euro. Vogliono sdrammatizzare, tenersi defilati, così continuano nel loro intento. Quanti maestri, infatti, possono vantare una dialettica, una capacità comunicativa da affrontare un dibattito critico su come operano e sul ballo in generale, come accade nella danza. Nessuno commenta e partecipa, ci rimetterebbe in numero di allievi. Evviva quei maestri autentici e leali e competenti che si mettono sempre in gioco in un continuo feedback. A loro dico grazie, continuate e fate amare il ballo in tutta la sua grande cultura.
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