Sorrento, il ds Amodio: 'I calciatori devono sempre sputare sangue e onorare la maglia'
Il dirigente dei Costieri sul mercato: 'Cercheremo un 2002 a centrocampo e un play'
Il Sorrento ha chiuso l’anno calcistico 2020 con un buon pareggio interno con il Bitonto. A tracciare un punto finale su ogni aspetto è il ds dei costieri Antonio Amodio: “Sapevamo di dover affrontare tre gare difficili: soprattutto nella prima sfida con il Lavello abbiamo risentito della lunga sosta: probabilmente disputandola prima sarebbe terminata diversamente. Avremmo meritato almeno un punto. Mercoledì con il Bitonto il pareggio ci può stare”.
MERCATO: “Abbiamo rinforzato il centrocampo con l’esperto Costantino ed è arrivato l’attaccante D’angelo. Durante le feste natalizie dovremmo recuperare Cunzi. Cercheremo di prendere un altro under 2002 a centrocampo e un play perché in quel ruolo disponiamo soltanto di Maranzino. La situazione di Mancino è da valutare”.
SESSIONE INVERNALE: “Sicuramente, in questo lungo calciomercato si rinforzeranno un po’ tutte le compagini. Dobbiamo pensare all’obiettivo primario che è la salvezza vedendo prima i movimenti in uscita e poi come puntellare l’organico. Finirà a febbraio e si sono disputate ancora appena nove match: c’è tanto tempo per prendere decisioni. Tutto può succedere”.
LA RIPRESA: “Gli allenamenti riprenderanno nella giornata del 27 dicembre in vista di tre partite difficili in cui siamo chiamati a fare quanti più punti possibili per raggiungere il nostro obiettivo e di conseguenza iniziare a pensare ad altro”.
IL SORRENTO: “I giocatori rossoneri devono sputare sangue e onorare sempre la maglia: vogliamo prima uomini e poi calciatori. Sono convinto che miglioreremo ancora, perché abbiamo una squadra camaleontica con tante soluzioni tattiche da sfruttare al meglio”.
MESSAGGIO: “Faccio gli auguri a tutti i tifosi che ci stanno vicini nel bene e nel male. Mi dispiace non poterli avere al nostro fianco la domenica. Avere una squadra prima in classifica senza l’apporto dei propri sostenitori è brutto e impensabile. Siamo chiamati ad andare avanti e fare il meglio anche per loro”.
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