Promozione: I capitani delle squadre pugliesi scrivono a Tisci e Sibilia
I capitani che militano nel campionato di Promozione pugliese, si sono uniti affinché questa lettera possa arrivare ai presidenti Sibilla e Tisci, per fare sì che la nostra categoria non venga del tutto dimenticata.Speravamo che il nuovo Dpcm portasse novità positive per noi calciatori militanti nei Campionati dilettantistici in qst caso Promozione pugliese. Invece, così non è stato. Ancora una volta siamo stati discriminati, considerati come l’ultima ruota del carro. Continuiamo a non capire come mai la serie D e non solo, possano seguitare a giocare e noi no.
Siamo consapevoli che le nostre sono delle piccole realtà,ma la domanda è una: perché questi bonus che vengono elargiti con tanta facilità a noi tesserati,non vengono distribuiti in maniera equa alle società, affinché le stesse possano seguire il protocollo della serie D????Continuare a non considerarci, oltre ad offendere la nostra dignità, offende un intero apparato che, tra mille sacrifici e privazioni. Molti di noi vivono di calcio, per cui l’averci fermato ha procurato a noi stessi, e alle nostre famiglie, danni rilevanti,anche perché per molti è un lavoro è l unica fonte economica, grazie alla quale si mantengono famiglie,si pagano fitti e spese varie. Non tralasciando che molti di noi hanno perso anche il lavoro per il problema covid. Ma, al di là dell’aspetto economico, il non consentirci di giocare e di allenare, sta creando danni notevoli alla nostra salute, che risente in modo considerevole del blocco di ogni attività sportiva. Ed è per questo che chiediamo di ripartire in sicurezza, garantendo il bene primario della salute di noi tutti atleti e degli addetti ai lavori. E, a tal proposito, chiediamo che anche per il Campionato di Promozione vengano adottate le medesime regole previste per il Campionato di serie D. Vogliamo sicurezza per il nostro futuro. Non chiediamo la luna nel pozzo, ma solo che, come la serie D, anche noi si possa tornare a calcare l’erbetta nei rettangoli di gioco delle nostre città. Chiediamo rispetto e attenzione, come cittadini italiani rispettosi delle regole. E con noi giocatori, lo chiedono tutti coloro i quali fanno vivere questo settore così importante per lo sport e per l’economia. Dignità per tutti andiamo cercando. E crediamo non di chiedere troppo. Con i migliori saluti". I CAPITANI
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