Taranto, il futuro è domani?
Nel pomeriggio di domani sera riunione del Consiglio Federale: si stabiliranno i criteri per il ripescaggio in Lega Pro. Il Taranto ci spera
Domani sarà un giorno importante per il futuro calcistico del Taranto. Il Consiglio Federale infatti si riunirà per stabilire, tra le altre cose, i criteri di ripescaggi in Lega Pro per la stagione 2016/2017.
Il presidente della terza serie, il castellanetano Gabriele Gravina, chiederà, probabilmente con successo, il ripristino del format a 60 squadre dalle 54 attuali: pertanto, saranno almeno tre le squadre di serie D a salire di categoria, considerando il criterio dell'alternanza che darà chances anche alle retrocesse ai play-out di Lega Pro.
Dalle notizie trapelate in questi giorni, saranno necessari 300 mila euro di fondo perduto per ambire al salto nel professionismo: tanti, tantissimi soldi, ma comunque molti meno rispetto ai 500mila dell'anno passato, versati solo da Pordenone e Albinoleffe, quest'ultimo poi clamorosamente retrocesso a distanza di pochi mesi.
Condizione questa che, paradossalmente e per la prima volta nella storia recente, potrebbe favorire il Taranto che, vistosi scavalcare da diverse squadre all'indomani dell'eliminazione ai play-off contro il Fondi, potrebbe guadagnare posizioni preziose perché chi sta davanti, ad eccezione dei laziali, non sembra in grado di far fronte a questa richiesta o non ha le caratteristiche strutturali per disputare un campionato professionistico.
In attesa di conoscere il campionato in cui giocherà, la società rossoblu è comunque già al lavoro: Papagni e Dellisanti sono alla ricerca di calciatori che possano ben comportarsi in entrambe le categorie. I nomi nuovi sono Luigi Viola del Monopoli e Carlo Vicedomini e Jimmy Allegrini reduci entrambi da un ottimo campionato con la maglia del Nardò.
Si lavora per il rinnovo a capitan Genchi, ambito anche da Cerignola e Campobasso, mentre sono molto probabili le conferme di Ciarcià, Pambianchi, Siclari e Nosa.
Commenti