MATTEO SCHINAIA: "DAL 2014 UNA GIOIA IMMENSA. NEL PROSSIMO ANNO ANCORA PIU' SPAZIO ALLO SPORT TARANTINO"
Intervista a Matteo Schinaia, responsabile di TuttoSportTaranto.com ed autore e presentatore di Jo Sport: "Questo è stato l'anno più bello della mia vità, perchè è nato mio figlio, che mi ha dato forza per realizzare le cose che ho fatto. Al 2015 chiedo solo tanti sorrisi"
Matteo, sta per chiudersi il 2014. Che anno è stato?
Il più bello della mia vita, perchè a febbraio è nato Francesco, mio figlio. Il suo arrivo mi ha dato una gioia immensa, cambiando completamente il mio modo di vedere la vita, dandomi forza anche per realizzare tutte le cose fatte in questi mesi. E' stato un anno di grandi soddisfazioni anche lavorative, con il consolidamento di Jo Sport, che è diventato un punto di riferimento per tutti gli amanti dello sport a Taranto, l'incremento del seguito di TuttoSportTaranto.com e gli eventi che ho organizzato o presentato, come la Msp Cup - Trofeo Tutto Sport Taranto ed il torneo Jo Sport - Memorial "Francesco Di Molfetta", manifestazioni fortemente volute da persone fantastiche come Francesco Lemma e Piergiuseppe Sapio che hanno scelto le mie "creature" come media partner degli eventi. Da un paio di mesi, inoltre, TuttoSportTaranto.com ha con orgoglio instaurato una forte partnership con il sodalizio di calcio a 5 femminile Città di Taranto, che quest'anno cercherà di coronare un sogno chiamato "serie A". Inoltre, è uscito il mio primo libro, "Milano - Taranto Una leggenda di macchine, chilometri e arditi piloti", scritto a quattro mani con lo scrittore Ivan Scelsa, ideatore del progetto, che è diventato un successo editoriale, con oltre cinquecento copie vendute.
Lavorativamente, sei vicino al tuo decimo anno da giornalista. Cosa ricordi dei primi passi in questo settore?
Ricordo un ragazzo di 23 anni alla fine del suo percorso universitario un pò insicuro ma con tanta voglia di imparare. Tanta è stata l'emozione quando ho varcato la soglia della sede del Corriere del Giorno: era il settembre del 2005 e mi sembrava tutto così pazzesco. Lì ho incontrato gente straordinaria, come Pierpaolo D'Auria, che mi ha svelato i "trucchi del mestiere" e che mi ha avviato a questa che è un'autentica passione. Facevo cronaca, attualità, spettacolo. Il mio sogno di parlare e scrivere di sport l'ho realizzato successivamente, nelle altre esperienze sia all'interno di redazioni giornalistiche che in tv.
Jo Sport ha davvero un ottimo seguito, anche e soprattutto in provincia. Pensavi di avere questi risultati o ti hanno sorpreso?
Chi mi conosce sa quanto tengo a questa trasmissione, a cui dedico davvero tanto tempo, sebbene si tratti di "sole" due ore e mezza circa di diretta a settimana, ogni lunedì. Pertanto sapere di essere così seguiti non può che rendermi pieno di orgoglio. Il merito però, non è assolutamente soltanto il mio: lo staff di quest'anno, composto da Aldo Simonetti, Rino Raffone, Luca Signorelli, Baldassarre D'Angelo, Fabio Ancona e Leonardo Renna e l'imprevedibile grande artista Stefano Zizzi, è di primissimo livello. Cerchiamo di miscelare informazioni e sorrisi, sempre con professionalità e grande impegno, con la consueta filosofia del "non esistono sport minori". Colgo l'occasione, inoltre, per ringraziare la bravissima collega Emanuela Carucci con cui ho lavorato molto bene nelle prime nove puntate della trasmissione e che è tra i volti più apprezzati di Jo Tv, e tutte le persone che lavorano nell'ombra ma che sono la vera anima del programma, come il regista Romeo Scarinci ed i due tecnici Mariangela Magistro e Armando Solito. Un "grazie" speciale va all'editore Angelo Candelli, con il quale c'è un rapporto di rispetto reciproco che difficilmente si vede in un ambiente come questo. E per il 2015 stiamo lavorando per migliorare ulteriormente la trasmissione, a tal riguardo nei prossimi giorni potremmo svelare interessanti novità.
Ovviamente, non tralasci la carta stampata e il portale Tutto Sport Taranto. Come riesci a convivere con tutte queste realtà?
Bevo tanti caffè, è questo il segreto (sorride, ndr). A parte gli scherzi, come ho detto prima adesso ho un principino a casa di undici mesi che mi regala una forza pazzesca anche solo con un sorriso. E poi devo dire grazie a tutte le persone che lavorano con me, come il grande Gisberto Muraglia, e che mi supportano e sopportano ogni giorno. Senza dimenticare che curo con orgoglio l'ufficio stampa dell'Inter Club Cambiasso Taranto. Nel 2015 ci saranno grandi cambiamenti: daremo ancora più spazio allo sport tarantino e non solo con due progetti che saranno svelati nelle prossime settimane.
Parliamo di Taranto. La città ha le sue vicissitudini e il calcio sembra uno dei modi per staccare la spina. Come si vive il Taranto da tifoso-giornalista?
Con intensità e passione, ma anche con un "Maalox" sempre a portata di mano. Il terzo anno consecutivo di serie D è stata una mazzata impressionante sia per il Matteo tifoso che per il Matteo giornalista. Però l'amore per questi colori vince tutto e speriamo già di toglierci da queste fastidiose sabbie mobili già dal 2015.
Credi che finirà il calvario della serie d per i rossoblù?
Deve finire in fretta, perchè sta finendo anche la scorta di Maalox...
Momento amarcord. Cosa ricordi del Taranto dei tempi d'oro? La stagione migliore?
Ho ricordi lontani ma nitidissimi della serie B. Mio padre mi accompagnava sui gradoni della Gradinata dello Iacovone ogni volta che il Taranto giocava in casa. La stagione che mi è rimasta nel cuore è la '90-'91: i rossoblu, allora allenati da Walter Nicoletti, si classificarono al nono posto con 37 punti in un campionato all'insegna dell'equilibrio: in A andò l'Ascoli con 42 punti, in C retrocesse la Salernitana con 36. Quello fu l'anno di Zemanlandia a Foggia, che diede spettacolo anche a Taranto.
Cosa ti aspetti dal 2015?
Di veder sorridere quanta più gente possibile. Soltanto questo. Buon anno a tutti!
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