Gioiella Prisma, Zimmerman: “Grazie per l'accoglienza, Taranto”
Il nuovo palleggiatore rossoblù si presenta ai nostri microfoni prima dell’inizio del campionato
Jan Zimmerman, pallavolista tedesco classe ‘93, è il nuovo palleggiatore della Gioiella Prisma Taranto. La sua carriera inizia proprio a casa sua, nelle giovanili del Rottenburg, dove poi debutta in prima squadra nel campionato 2010-2011. Nel 2020 arriva in Italia per giocare la sua prima stagione con Perugia, imparando molto bene a parlare italiano. Dopo aver passato la scorsa stagione in Turchia, Jan sentiva il desiderio di ritornare in Italia in Superlega, sposando così il progetto della società ionica. A pochi giorni dall’inizio del campionato, vediamo quali sono le sue sensazioni.
Tu inizi la carriera nelle giovanili del Rottenburg, debuttando poi in prima squadra. Che ricordi hai?
“Rottenburg è sempre stata casa mia. Ho ricordi di giocatori con cui ho legato tanto e che sento ancora. È una società molto familiare e mi sento sempre a casa. Mi alleno sempre lì l’estate e mi riaccolgono sempre dopo tutte le esperienze che faccio all’estero.”
Nel 2020 arrivi in Italia. In quel campionato giochi a Perugia dove avete conquistato la Supercoppa Italiana. Cosa ti porti dietro da quel primo campionato italiano e di quello che avete conquistato?
“Perugia è stata un’esperienza molto importante per me. Intanto perché ho imparato a parlare italiano abbastanza veloce, poi perché ho conosciuto dei giocatori di un livello molto alto come Leon. Poi a Perugia ho avuto sempre la sensazione di essere in una squadra che gioca sempre per vincere e non tanto per giocare. Io durante l’infanzia avevo il sogno di giocare in Italia e come prima esperienza è stato uno step importante per me e per la mia carriera.”
Quest’anno approdi a Taranto. Qual è stata la motivazione che ti ha spinto ad accettare la chiamata del club rossoblù dei presidenti Bongiovanni e Zelatore?
“Lo scorso anno ho giocato in Turchia ma, nonostante mi fossi trovato bene, mi mancava un po' la sensazione della Superlega, sia il campionato ma anche la gente dell’Italia, perché la reputo la mia seconda casa, quindi mi sentivo di tornare in Italia. Poi avevo anche lo stimolo di Pippo Lanza col quale mi trovo bene ed ero anche curioso di lavorare con Dante perché è un ex palleggiatore di un certo livello e questa cosa mi ha ispirato molto, perché secondo me si può sempre imparare qualcosa da ex giocatori di alto livello.”
Queste prime settimane di allenamenti sotto la guida di coach Boninfante e coach Papi come sono andate?
“Secondo me è stato un po' difficile per gli allenatori perché quello che facciamo in sala pesi poi si ritrova anche al palazzetto. Quindi non è tanto facile riprendere questo ritmo perché fisicamente c’è un po' di stanchezza. Però secondo me abbiamo trovato il giusto equilibrio di iniziare a spingere anche al palazzetto e di trovare un modo di prepararci per la Superlega. Fino ad ora io sono molto contento per come stiamo lavorando bene in palestra, sono due persone molto gentili e molto aperte anche fuori dal campo e quindi l’ambiente mi piace tantissimo, perché nonostante il duro lavoro riusciamo a trovare anche il giusto equilibrio e la giusta tranquillità.”
Ti sei integrato nel gruppo squadra? Da quando sei arrivato a Taranto hai avuto modo di visitare la città? Cosa ne pensi sia della città che dell’ambiente squadra?
“Diciamo che al di fuori del palazzetto sono stato di più al mare perché fa ancora caldissimo e per un tedesco 35-36 gradi sono tanti. Mi piace il sole e il mare e mi sono trovato tanto lì, nel tempo libero, soprattutto perché non ho avuto modo quest’anno di poter fare una vacanza. Abbiamo sfruttato questi giorni di mare anche per stare in gruppo e l’atmosfera è molto positiva. Ci sono un paio di giocatori un po' più esperti come Aimone Alletti e Pippo Lanza con i quali ci siamo trovati subito e secondo me sono riuscito ad integrarmi abbastanza veloce in questa squadra.”
Ti va di fare un invito alla città per far si che da domenica 29 settembre vengano a riempire il Palamazzola e a sostenervi ogni domenica?
“Si certo. Grazie mille in primis per avermi accolto così gentilmente. Io sarei molto contento se vedessi ogni domenica sempre più gente in rossoblù. Ci servirete e spero di ritrovarci lì, perché sarà un campionato duro e ogni mano che da fuori ci darà sostegno ci aiuterà sempre di più partita dopo partita, e sarebbe bello anche poter scambiare qualche parola di persona.”
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