SALERNITANA-NOCERINA CHOC. SOSPESA DOPO 20 MINUTI

10.11.2013 17:24

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Incredibile nella sfida di Prima Divisione di Lega Pro: minacce ai giocatori della Nocerina dei suoi tifosi e richiesta alla squadra di non giocare. La partita inizia con 40 minuti di ritardo, poi tre cambi immediati e cinque infortuni: gli ospiti restano in 6 e l'arbitro è costretto a fermare il gioco. I dirigenti della Nocerina si dimettono in blocco, il ds Pavarese: «Gli infortuni? Senza riscaldamento è normale...»


 

Fischio finale dopo soli 20' per Salernitana-Nocerina di Lega Pro e probabile vittoria per 3-0 alla Salernitana. Un derby al limite della farsa quello andato in scena a Salerno. Sì perché una frangia dei supporters della Nocerina avevano deciso che la sfida valida per il campionato di Lega Pro A, girone B, non doveva giocarsi e così è stato. Le minacce ai giocatori della Nocerina devono essere state molto convincenti, molto più credibili delle rassicurazioni del Questore della città campana, Antonio De Iesu, che aveva certificato ai giocatori di poter disputare la partita senza problemi. Fatto sta che allenatore e squadra, non ascoltando quanto affermato da De Iesu, hanno messo in piedi una vera e propria pantomima (la partita è comunque iniziata con 40' di ritardo e con la Nocerina che non ha effettuato il riscaldamento pre-partita) per indurre l'arbitro a dichiarare la partita non giocabile, come da regolamento: tre cambi in soli 50', poi gli infortuni di altri 5 giocatori che hanno lasciato la Nocerina in 6. Un numero non sufficiente per continuare e che ha indotto l'arbitro a fermare tutto regalando di fatto i tre punti ai padroni di casa. Morale della giornata: vincono i tifosi violenti, perde lo sport e il calcio italiano. A indurre il Questore a non far partecipare alla trasferta i supporters della Nocerina proprio i timori dei possibili scontri tra le due fazioni. Al divieto, gli ultrà nocerini hanno risposto minacciando di recarsi ugualmente all'Arechi: da giorni la città di Nocera Inferiore era tappezzata da striscioni con la scritta "tutti a Salerno". Stamane poi, un gruppo di circa duecento tifosi della Nocerina si è presentato nel ritiro della propria squadra, intimando alla squadra rossonera di non presentarsi in campo: "O ci siamo anche noi, oppure non dovete esserci neppure voi". Dopo le minacce, i calciatori della Nocerina si sono recati sul proprio pullman nello stadio Arechi ma hanno annunciato di non voler scendere in campo. Dopo una lunga trattativa, presente il questore di Salerno Antonio De Iesu che ha offerto ampie garanzie sulla sicurezza, la partita è cominciata con una quarantina di minuti di ritardo. Ma le intenzioni degli ospiti sono apparse subito chiare: nei primissimi minuti sono state effettuate tutte le tre sostituzioni possibili, e subito dopo ben cinque giocatori, uno dopo l'altro, hanno accusato infortuni e sono usciti dal campo. Rimasta la Nocerina in sei, l'arbitro Sacchi di Macerata non ha potuto che fischiare la fine anticipata del match, sotto gli occhi infuriati dei circa tremila spettatori paganti dello stadio Arechi. Subito dopo, negli spogliatoi, l'annuncio delle dimissioni di massa della dirigenza della Nocerina. 

IL QUESTORE INASCOLTATO - Queste le parole di De Iesu: «I dirigenti della Nocerina si sono impegnati per convincere i propri giocatori a scendere comunque in campo, dopo le intimidazioni ricevute davanti al quartier generale della squadra, in un hotel a Mercato San Severino, alla partenza del pullman, da circa duecento presunti ultras. La parte malata della tifoseria rossonera, una parte minoritaria, ha inscenato forme di minacce che prefigurano reati penali. Ma l'ordine pubblico è garantito, il derby si può giocare in condizione di massima sicurezza. Non ci sono stati scontri tra le opposte fazioni». Parole però rimaste inascoltate e che alla fine non hanno fatto breccia nella mente dei giocatori, ormai troppo condizionati dai violenti. Da segnalare all'esterno dello stadio alcuni gruppi di tifosi che fermavano le automobili di passaggio chiedendo documenti che potessero ricondurre a persone residenti presso Nocera. Una situazione davvero incredibile che poi è sfociata nell'interruzione del derby dopo solo 20' di gioco.

© LaPresse
«IDENTIFICHEREMO I RESPONSABILI» - "Abbiamo già attivato le indagini per l'identificazione dei responsabili e disponiamo anche di immagini. Non daremo tregua alla parte malata della tifoseria della Nocerina". Così il questore di Salerno Antonio De Iesu commenta la sospensione del derby di Lega Pro Salernitana-Nocerina."I giocatori della Nocerina - aggiunge il Questore di Salerno - sono stati molto turbati da forme di intimidazione verbale riservategli dai loro tifosi. Questo ha inciso sulla loro tranquillità e serenità. A Mercato San Severino (sede del ritiro della Nocerina), in un primo momento, sembrava che i tifosi volessero sostenere la squadra. Poi, sono cambiati gli umori di una parte della tifoseriaLa maggior parte della tifoseria di Nocera Inferiore è sana - conclude De Iesu - e vuole solo sostenere la propria squadra". La Questura di Salerno aveva impegnato 150 agenti allo Stadio Arechi.

DS NOCERINA: «CI DIMETTIAMO TUTTI» -  «Sono qui solo per comunicare che tutti i dirigenti della Nocerina calcio sono dimissionari. E confermo il silenzio stampa di tutti i tesserati». Così il direttore sportivo della Nocerina, Luigi Pavarese, nella sala stampa dello stadio Arechi. Ad una domanda dei giornalisti sui cinque calciatori infortunati in 20 minuti, Pavarese ha risposto: «I ragazzi sono andati in campo senza effettuare alcun riscaldamento, da qui gli infortuni».
 
A NOCERA FESTA DI PIAZZA -  "Tutti in piazza a festeggiare... ha vinto il popolo nocerino". Così su Facebook i tifosi rossoneri hanno commentato la partita-farsa di Salerno. In oltre cento hanno raccolto l'invito via web e si sono ritrovati in piazza Diaz, a Nocera Inferiore, sventolando bandiere e cantando cori: poi un violento acquazzone ha indotto tutti a tornare a casa.

LA NOTA DELLA LEGA PRO - "I fatti verificatisi nella partita Salernitana-Nocerina hanno recato un danno gravissimo al calcio e alla Lega Pro, ci costituiremo parte civile in tutti i procedimenti penali che verranno aperti e procederemo per risarcimento danni": così in una nota, la Lega Pro. "I delinquenti che hanno fatto minacce e chi ha fatto sceneggiate in campo - prosegue la nota - ci auguriamo che vengano sanzionati come meritano. Da parte nostra non arretreremo di un centimetro nel conquistare un calcio normale".

DIRETTORE GENERALE LEGA PRO - Francesco Ghirelli, direttore generale della Lega Pro, ha commentato così a Sky Sport 24 il caso Salernitana-Nocerina: «È una vergogna, semplicemente un danno gravissimo al calcio italiano e alla Lega Pro. Hanno spazzato via il positivo che abbiamo realizzato all’ONU con un’iniziativa sulla lotta per i valori contro la contrattazione. Mi auguro che queste immagini che si stanno proiettando consentano alla polizia di assicurare le patrie galere a questi delinquenti. Nocerina in campo per evitare di venire estromessa dalla ripartizione dei contributi che la Lega da’ ad ogni società? Se fosse questo, un atteggiamento di questa natura impedirebbe provvedimenti di quel genere… Si sono illusi. In questo momento, essendo il Direttore Generale della Lega Pro ed essendo gli atti sottoposti alla Procura Federale e al Giudice Sportivo, per il ruolo che mi compete devo logicamente fermarmi al limite. Mi auguro, però, che il Giudice Sportivo e la Procura Federale, con gli accertamenti che stanno facendo, dimostrino esattamente quello che è successo, che è una delle pagine peggiori che siano mai avvenute nel calcio italiano. Prevale rabbia o paura? Penso che noi dovremmo aspettare un attimo, ma non lo faccio per sfuggire dalla responsabilità, ma per il giusto rispetto che la Procura Federale e il Giudice devono avere dal punto di vista delle decisioni che devono prendere. Certamente è una pagina i cui contorni sono evidenti: ci sono state delle minacce, c’è da chiedersi come quelle duecento-trecento persone, quei delinquenti, siano potuti arrivare sotto il pullman della Nocerina, bisognerà che qualcuno accerti anche quello, alla partenza dal ritiro, e poi tutte le fasi successive. Certamente questa pagina terribile del calcio non può pensare qualcuno che passi come l’aria e poi riprendiamo a giocare. Questo calcio non può sopportare una cosa di questo genere. Tutti coloro che hanno responsabilità di questa cosa mi auguro che vengano assicurati dal punto di vista o della giustizia sportiva o della giustizia penale. Il mio primo pensiero? Nessuno deve pensare che mollo o che molliamo. Mentre stiamo parlando, ci sono in Italia nella Lega Pro come nelle altre Leghe tante partite che si stanno svolgendo. Certamente bisogna riflettere, capisco qual è la crisi sociale che c’è in quell’area che va da Nocera a Salerno, dove diventa difficile, però queste cose non possono essere tollerate. Questi avvenimenti chiamano maggiore responsabilità e maggiore attività. Se qualcuno pensa di farci arretrare ha sbagliato strada, saremo ancora più combattivi con fatti concreti e non parole, perché quelle immagini che gli sportivi stanno vedendo siano finite, si chiuda quella pagina. Ognuno rifletta su quello che è avvenuto su quello che ha fatto concretamente nel corso di questi giorni. Noi abbiamo cercato di metterci la faccia, seguiteremo a metterla, perché questo calcio, come abbiamo detto a Ginevra, possa consentire di dare un po’ di gioia a bambini e bambine».

IL SINDACO DI NOCERA - Amarezza del sindaco di Nocera Inferiore (Salerno), Manlio Torquato, per quanto accaduto nel derby Salernitana-Nocerina ma anche riserve sulle decisioni assunte in materia di ordine pubblico che "hanno finito per delegittimare un'intera tifoseria e forse un'intera comunità""Ho sempre rispettato, come istituzione e come mio dovere, le decisioni assunte dal Prefetto e dal Questore - afferma il sindaco -noto però che in altre partite, pur considerate a rischio, penso a Salernitana-Napoli o a Verona-Napoli, si è consentito alle tifoserie ospiti di partecipare in massa. Scegliendo di non far accedere nessun nocerino alla stadio Arechi forse si è alzata troppo la guardia ed il livello di prevenzione - aggiunge il sindaco - creando, al di là delle migliori intenzioni, un vero corto circuito. Se ci sono responsabilità si accertino - conclude il sindaco di Nocera Inferiore - ma prima di addebitare ad alcuno una qualche responsabilità, bisognerà esaminare e conoscere bene le cose per non ripetere gli stessi errori della vigilia. Questo sarebbe davvero inaccettabile. Nocerina-Salernitana non è solo un incontro di calcio, ma è l'appuntamento al quale giungevano, dopo 25 anni. Poteva essere una festa di popolo. È stato un peccato che ad una delle due tifoserie - che andavano debitamente controllate con le necessarie cautele e misure di ordine pubblico - non sia stata data la possibilità di assistere all'incontro"

TOMMASI - "Allo stadio deve andare chi se lo merita. Dobbiamo continuare a lavorare su questo, farci forza, ragionare, capire cosa si è sbagliato e andare avanti con determinazione". Damiano Tommasi, presidente dell'Associazione italiana calciatori, guarda avanti dopo i fatti di Salerno nonostante l'amarezza. "Di sicuro si avrà il momento delle repressione, è la prima reazione - ha proseguito - doverosa e importante, ma l'imperativo è proseguire nel nostro lavoro e cambiare le cose anche da di dentro". "Salerno non è un caso isolato - ha aggiunto Tommasi -, ricordiamo quanto avvenuto a Genova con il Genoa e ad Ascoli. È anche facile parlare quando non si vivono direttamente certe situazioni, facile dire che va tutto bene. Se uno vive in diretta certe situazioni, calato in determinati ambienti, non può non tenerne conto. C'è tanto da fare, servono delle risposte per tutti".

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