A SOFIA, L’INTERNAZIONALE MARIA RIZZARDO PREMIATA COME MIGLIOR REFEREE AND JUDGES. ADESSO IL SOGNO CHIAMATO RIO
L'atleta al termine dell’AIBA Youth World Boxing Champs-Olympic Qualifying Event, la Rizzardo è stata premiata dal presidente dell’AIBA il taiwanese Ching-Kuo Wu. Il sogno adesso è quello di partecipare alle Olimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016
Anche la Puglia può fregiarsi di un riconoscimento conseguito al termine dell’AIBA Youth World Boxing Champs-Olympic Qualifying Event, in programma all’Armeec Arena di Sofia (Bulgaria) dal 16 al 24 aprile scorsi. Dopo 538 match di altissimo livello tecnico e agonistico, è calato il sipario sul Mondiale Youth Maschile e sul Torneo di qualificazione Olimpica Femminile. Alla kermesse in totale hanno preso parte 506 boxer, provenienti da 105 nazioni, e 100 atlete, in rappresentanza di 103 nazioni. Estremamente positivo il bilancio per i colori Azzurri: 4 qualificati alle Olimpiadi (Maschile: il campano Vincenzo Arecchia 64 kg, il calabrese Vincenzo Lizzi 69 kg; Femminile: la campana Irma Testa 51 kg, la siciliana Monica Floridia 60 kg) e tre Medaglie: due di bronzo e una d'argento.
La gioia tutta pugliese, invece è giunta dall’Arbitro e Giudice Internazionale AIBA 3 stelle, Maria Rizzardo di Grottaglie (Ta), la quale ha ricevuto direttamente dalle mani del presidente dell’AIBA il taiwanese Ching-Kuo Wu, il premio di miglior Referee and Judges. La Rizzardo peraltro, all’interno del Comitato Regionale FPI Puglia-Basilicata, ricopre anche il ruolo di rappresentante del GAG (Gruppo Abitri Giudici).
«È certamente una grande gioia – esordisce la Rizzardo – dopo aver arbitrato in Bulgaria 15 match e giudicato ben 85 confronti, ho potuto ricevere un riconoscimento importante e stimolante. A Sofia, sono stati convocati 36 arbitri di nazionalità diverse suddivisi in sei donne e 30 uomini. Sono stata chiamata in causa, praticamente tutti i giorni ma soprattutto ho avuto la soddisfazione di salire sul ring nella giornata riservata alle finali, arbitrando la sfida dei 75 kg tra il croato Luka Plantic e il russo Dimitri Nesterov (0-3). Il cammino che ha preceduto la finale però, non è stato certamente agevole, perché ho dovuto arbitrare le categorie di peso più piccole (49 kg e 52 kg, ndr), che tradizionalmente rappresentano un impegno maggiore per un arbitro, perché i movimenti sono decisamente più veloci, quindi bisogna essere sempre vigili e attenti. Per quanto concerne al premio ricevuto – prosegue la Rizzardo – insieme ai miei colleghi, abbiamo saputo di questa iniziativa solo un paio di giorni prima delle finali. Il Supervisor, ha però riferito di voler escludere gli arbitri 5 stelle, vale a dire gli istruttori, presenti tra i 36 convocati: ovviamente la scelta del miglior arbitro non era assolutamente scontata nonostante questa prima cernita e nemmeno pensavo di poter essere proprio io la migliore. Il mio stile anche al di fuori dal ring, è sempre molto misurato, semplice ed estremamente riservato, quindi ho pensato solo al mio lavoro, senza particolari distrazioni. Peraltro, ero già particolarmente soddisfatta per la prova sciorinata dai pugili italiani. Adesso, nel mio futuro professionale – conclude l’arbitro tarantino – c’è la voglia di continuare a presenziare in ambito internazionale, senza mai mancare alle rispettive finali e se proprio devo essere sincera, a questo punto manca solo un vero grande sogno da conseguire: la partecipazione alle Olimpiadi, magari già nella prossima edizione in programma a Rio de Janeiro nel 2016».
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