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Dopo Gardi e La Volpe anche Palmisano e Occhinegro raccontano di Grottaglie

a cura di Fabrizio Izzo

29.11.2016 21:59

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Immagine ZaccagniSi è tenuta oggi pomeriggio, nella sede della Masterform, una conferenza stampa indetta dal signor Gianluigi Palmisano con lo scopo di chiarire la diatriba emersa, successivamente alla conferenza stampa del 15 novembre ultimo scorso condotta dal Direttore Generale dell’Ars et Labor Grottaglie Nicola Gardi, con l’attuale allenatore della squadra biancoazzurra, Alberto Bosco. L’argomento cardine sono state le dichiarazioni, rilasciate da mister Bosco, sulle motivazioni che lo indussero, nella stagione 2013/14, a presentare la vertenza nei confronti del Grottaglie e di pressioni ricevute nel dover far necessariamente giocare alcuni calciatori anziché altri.

Le parole di mister Bosco in quell’occasione furono: “In ultimo vorrei ricordare che la mia vertenza, fatta qualche anno fa, non era rivolta alla società ma a chi, in quel periodo, gestiva il Grottaglie. Dei personaggi con i quali non ho più rapporti umani, un allenatore non può far giocare un ragazzo perché il padre mette i soldi. Venendo messo da parte, la mia difesa fu la vertenza che volevo ricadesse su di loro.”

Il signor Gianluigi Palmisano: “Ho portato in conferenza una fattura datata luglio 2013 che attesta il mio impegno a sponsorizzare la squadra di calcio del Grottaglie e senza avere un ruolo societario. Una richiesta espressamente fatta da Bosco perché in quel modo avrebbe potuto, lui, allenare la squadra in serie D. In quel periodo mio figlio giocava con il Martina (Lega Pro seconda divisione) ed era in ritiro con la squadra, quindi non aveva nessun legame calcistico con il Grottaglie. Al termine della preparazione con il Martina, non avendo la certezza di poter giocare in prima squadra, la decisione fu quella di portarlo a Grottaglie sempre dopo essermi confrontato con l’Avvocato Marrone e il resto della dirigenza. Dopo un po’ fui contattato dal presidente del Grottaglie per mediare la vendita della società ad una cordata tedesca, nonostante gli accordi presi e la cifra stabilita, non venne fatto nulla. Dopo quell’episodio venni coinvolto a partecipare attivamente nell’ambito societario, e aiutare la società in difficoltà economiche. Il Grottaglie navigava in brutte acque e c’era aria di forte contestazione nei confronti di un tecnico che la tifoseria non gradiva. Situazione, da parte mia, imbarazzante data la dinamica con cui Bosco era diventato allenatore della squadra. I risultati negativi, il montare delle polemiche e delle contestazioni ci spinsero a patteggiare con Bosco le sue dimissioni per la cifra di 5000 euro. L’offerta venne rifiutata e di conseguenza arrivò l’esonero, subentrò Pettinicchio. Da questo poi la vertenza. Mio figlio nella stagione interessata fece solo due gare intere tutte le altre le giocò subentrando o venendo sostituito e in parecchie partite non giocò nemmeno. Io oggi sono vicino al Taranto e sono il main-sponsor del settore giovanile e non ho figli da sponsorizzare e nemmeno calciatori. Il calcio per me è una passione, il calcio mi appartiene e il signor Bosco, probabilmente, dovrebbe ringraziarmi prima di sputtanarmi.”

Il chiarimento del signor Palmisano ha trovato conferma anche nell’Avvocato Marrone lì presente e in quella stagione dirigente del Grottaglie e nelle parole del signor Annicchiarico in quel periodo Direttore Generale che ha detto: “Bosco non mai subito pressioni, era libero di far giocare chiunque, aveva massima libertà nelle scelte.”

È intervenuto, per l’occasione, anche il presidente dell’Hellas Taranto Gianni Occhinegro, in un certo qual modo anche lui tirato in ballo nella stessa conferenza Gardi. Il signor Occhinegro ha sottolineato: “La richiesta di giocare la partita Hellas – Bisceglie al D’Amuri ha seguito i previsti canali e la società del Grottaglie, nella persona del DG, era informata sui fatti. Sono addolorato che sia sembrato, secondo loro, quasi un invasione. Mi sono proposto anche di rimettere in sesto l’impianto di illuminazione per poter giocare le gare in notturna. Altra cosa non vera è la sua dichiarazione relativa alla mancanza di illuminazione al campo di Faggiano, niente di più falso. E poi non ho mai detto o suggerito di non far presentare la squadra tre volte per essere squalificati. Per tutto ciò ho dato mandato ai miei legali a procedere.”

Alla domanda posta al Presidente Occhinegro sull’interessamento al polo calcistico grottagliese ha risposto: “Il mio interessamento è importante, è stata depositate in lega la necessaria documentazione perché nasca l’A.S.D. Grottaglie calcio che, in fusione con l’Hellas Taranto, parteciperà alla stagione 2017/18 a Grottaglie.”

Alla stessa domanda il signor Palmisano, invece, ha risposto: “Ora sono coinvolto con il Taranto con il quale ho un impegno anche per la prossima stagione. Grottaglie è una piazza importante, se dovesse nascere qualcosa di più interessante, forse. Ma poi dopo aver assaporato il calcio professionistico tornare indietro…..”

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