Basket, braccio di ferro tra FIP e società
a cura di Manuel Costella
Non accenna a fermarsi il caos che riguarda i campionati regionali di pallacanestro. Anzi, in Puglia è entrato proprio nella fase cruciale.
La FIP, dopo le prime avvisaglie (articolo al link http://www.tuttosporttaranto.com/news/35632090630/basket-nei-campionati-regionali-scoppia-il-caos-stranieri), pian piano e a macchia di leopardo, con l'intervento anche di alcune ma non tutte le Questure del territorio, ha bloccato il tesseramento degli atleti extracomunitari non regolari tramite comunicazione della Procura Federale e dell'Ufficio Tesseramenti giunta in questi giorni, e per mezzo di blocco sul sistema informatico delle società, impedendo dunque alle stesse di poter schierare in campo i cestisti suddetti.
Le anomalie sono molteplici. Non c'è stata chiarezza sin dall'inizio, da agosto 2016, quando la federazione non richiedeva di allegare il permesso di soggiorno al tesseramento, probabilmente traendo in inganno le società sul dover avviare procedure per lo stesso.
Improvvisamente, poi, il "risveglio" e la richiesta della documentazione. Tutto questo contrariamente a quanto detto nella riunione del 20 febbraio a Bari alla presenza delle società, dove si assicurava di poter portare a compimento in maniera regolare la stagione.
Invece, da qualche settimana ad oggi, le società si sono viste recapitare email di blocco dei propri atleti, costringendole di fatto a rispedirli nei rispettivi paesi, esclusi gli europei comunitari e coloro che possiedono regolare documentazione, solo a fine campionato, con una giornata da disputare prima della stagione regolare.
La situazione ha certamente un impatto considerevole sul piano sportivo, soprattutto per le formazioni in lotta per la promozione in Serie B e per la permanenza nella categoria (tra cui le tarantine Castellaneta e Martina Franca), che vedono i rispettivi roster provati di giocatori chiave.
Questo mina anche la credibilità della FIP stessa, che con tale procedura rende il campionato di fatto falsato, privandolo di atleti che garantiscono spettacolo in uno dei tornei più avvincenti degli ultimi anni.
Ma soprattutto, la federazione ha recepito un lauto indennizzo per il tesseramento di ogni straniero, circa 2500€ a testa per società. Un tasto dolente, che potrebbe muovere le società sul piede di guerra intentando un'azione legale e risarcitoria, tenendo conto anche del danaro speso per biglietti aerei, alloggio, vitto e potenziale danno d'immagine, sia per le società che per i cestisti stessi.
La Serie C Silver entra nel suo periodo più cruciale, e non solo sul campo di gioco...
Commenti