Una domenica amara e di riflessione per i tifosi del Taranto
a cura di Luca Chianura
Sarà una domenica amara per tutti noi. Sarà una domenica di pausa forzata e di riflessione per i tifosi veri,sani e per gli appassionati di sport e di calcio.Sarà una domenica in cui lo stadio Erasmo Iacovone rimarrà chiuso - che tristezza - per il rinvio della Gara Taranto-Paganese, disposto mercoledì sera dalla Lega Pro.
Sarà recuperata mercoledì 19 aprile alle ore 14,30. Sarà una domenica che giunge al termine di una settimana vissuta ad altissima tensione.
Il regista Pedro Aldomovar avrebbe materiale per scrivere la trama ed il copione di un film stile,"Donne sull'orlo di una crisi di nervi". Sarà una domenica in cui ci chiederemo perchè è difficile fare calcio a Taranto. Le scorie di quattro anni di Serie D,sono pesanti come macigni.In questo momento la società di Via Minniti, la squadra,le istituzioni governative e sportive, il popolo rossoblù e la Fondazione A.P.S. Taras 706 A.C. si devono prodigare concretamente per garantire la continuità del calcio tarantino e per conquistare la salvezza nel Campionato di Lega Pro Unica.
Abbassare i toni della polemica è fondamentale, per ritrovare celermente la lucidità e la serenità nella truppa rossoblù rassicurata dalla presenza e dalla vicinanza della Dirigenza del Taranto FC 1927 nelle sedute di allenamento di venerdì pomeriggio e di ieri mattina.
Le autorità preposte all'Ordine Pubblico e la Sicurezza della città,devono assicurare a stretto giro di posta alla giustizia gli autori della vile aggressione perpetrata mercoledì pomeriggio all'interno degli spogliatoi del campo B dello stadio Erasmo Iacovone,al tecnico rossoblù Salvatore Ciullo,Roberto Maurantonio,Mariano Stendardo ed Errico Altobello.
I tre atleti al momento hanno goduto di un permesso e dovrebbero tornare ad allenarsi in sede nei prossimi giorni.A nessuno di noi sono andate giù le sconfitte rimediate contro l'Akragas ed il Messina.Quanto accaduto nelle ultime due gare,non giustifica ne ora ne mai spedizioni punitive ed atti violenti,per niente attinenti in un contesto sportivo professionistico.L'ex Direttore di RAISPORT,Massimo De Luca,in un editoriale andato in onda qualche anno fa in una edizione del TGSPORT su RAI 2,ha affermato un concetto sacrosanto. La forza delle idee non deve mai tramutarsi nell'idea della forza.
Venerdì mattina il Presidente rossoblù Dottoressa Elisabetta Zelatore in una lunga conferenza stampa,ha garantito l'impegno sino al termine della stagione.
"Alla luce degli ultimi spiacevoli eventi ci corre l'obbligo di fare alcune precisazioni. L'attuale proprietà della Società Taranto FC 1927,da circa due anni si è fatta carico della gestione del calcio a Taranto, profondendo impegno,lavoro e risorse economiche.Attraverso la sua azione ha raggiunto in un anno un obiettivo storico, ossia il ritorno della squadra della città in Lega Pro anche se attraverso il ripescaggio-strumento,peraltro,oneroso. La proprietà ha,sinora,garantito una gestione societaria tesa al rispetto degli impegni economici e non,richiesti prima dalla LND ed attualmente dalla Lega Pro; non solo.Non solo,il Taranto e le poche società di tutta la Lega Pro che ha sinora, provveduto mensilmente e regolarmente-così come era previsto dal nuovo regolamento-a pagare le spettanze economiche e contributive ai propri tesserati e dipendenti.Parallelamente in questi due anni l'azione della società è stata oggetto di attacchi gratuiti,critiche aprioristiche (le critiche sono sempre gradite purchè non distruttive),letture strumentali e amene considerazioni sulla capacità di gestione,opportunisticamente ritenuta da alcuni insufficiente ed ingenua.Tale situazione ha raggiunto il diapason nella lettura degli eventi di mercoledì 22 Marzo 2017 allorquando l'aggressione subita da alcuni tesserati del club durante la seduta di allenamento -episodio assolutamente condannabile e già tempestivamente condannato dalla società- è stata strumentalmente collegata palesemente o sublinimalmente,ad un comunicato emesso dalla predetta società dopo le brutte prestazioni della squadra in occasione delle sconfitte subite ad opera prima dell'Akragas e poi del Messina. Dispiace constatare che in tale contesto, probabilmente condizionato dalla comprensibile emotività suscitata dall'ennesimo evento violento (dopo Ancona,Messina,Matera,Catanzaro etc), anche alcuni rappresentanti istituzionali- quale il Presidente della Lega Pro Gravina- abbiano usato espressioni poco gradevoli,ingiustificate e frettolose.Tale collegamento improprio e fantasioso ha innescato un meccanismo tale per cui in poche ore è stato semplice per molti dare lettura di quanto è avvenuto,quale conseguenza del comunicato di domenica U.S. della società.Di fronte ad episodi di inaudita ed inaccettabile violenza come quelli accaduti il 22 Marzo all'interno dello stadio "Erasmo Iacovone" è davvero avvilente dover constatare che una parte significativa di pseudo operatori del settore,invece di di limitarsi ad esprimere una ferma condanna di tali atti e la propria incondizionata solidarietà sia nei confronti delle vittime di questa indegna aggressione che della Taranto FC 1927-che in questa vicenda è parte lesa insieme all'intera città di Taranto- approfitti (anche) di tali eventi per rivolgere vergognosi attacchi nei confronti di coloro i quali rappresentano tale società sportiva,e tanto al solo fine di destabilizzare l'ambiente e screditare la reputazione di persone che hanno la sola "colpa" di compiere enormi sacrifici per portare avanti,spesso nell'indifferenza generale,il proprio progetto sportivo.Ci rivolgiamo in particolare,a tutti i professionisti delle chiacchiere,alle mamme sempre incinta,dei vari soloni della comunicazione,a tutte quelle persone che si arricchiscono grazie ai sacrifici di tantissimi presidenti e soci di sodalizi sportivi.A "Lor Signori" ricordiamo che un comunicato ufficiale diramato da una società per esprimere il proprio disappunto per lo scarso rendimento dimostrato dai propri dipendenti e per spronarli ad un "riscatto finalizzato al raggiungimento dell'obiettivo della permanenza in Lega Pro" non soltanto è del tutto legittimo,ma in certi casi è doveroso.Ciò che non è assolutamente tollerabile è affermare, peraltro ex post,che un simile comunicato "ha fatto violenza almeno come e quanto trenta signori incappucciati che hanno aggredito Maurantonio,Stendardo ed Altobello".Ed infatti,chi esprime legittimamente il proprio pensiero non può essere impunemente accusato di istigare la violenza,tanto più quando tale diritto venga esercitato,come nel fatto di specie,da una società e da persone di specchiatissima condotta.Ci permettiamo di ricordare ai vari Pedullà di turno che la violenza non è mai consentita in una società civile e che alle affermazioni non condivise si può reagire solo con la critica e,ove occorra,con le cause in tribunale.Come quelle che la scrivente società provvederà ad intentare nei confronti di tutti coloro che hanno espresso (o esprimeranno in futuro) gratuite e gravissime accuse come quelle innanzi trascritte.Ciò detto,i soci di maggioranza al 93% del Taranto FC 1927 ed ossia Elisabetta Zelatore ed Antonio Bongiovanni comunicano la loro decisione di voler valutare e riconsiderare a fine campionato il futuro impegno nella società e a favore del calcio a Taranto.Contestualmente e responsabilmente confermano l'impegno a garantire la gestione ordinaria della società sino all'ultima partita della stagione nonchè il massimo impegno affinchè la squadra raggiunga sul campo la permanenza in Lega Pro.Siamo delusi, ingiustamente mortificati,ma fortemente motivati.Grazie per tutte le attestazioni di stima e di solidarietà pervenuteci ed un grazie a tutti i tifosi veri del Taranto".
Martedì pomeriggio la formazione rossoblù allenata da Salvatore Ciullo riprenderà la preparazione in vista del trittico di partite difficili in sette giorni. Virtus Francavilla domenica prossima in trasferta, Reggina allo stadio Erasmo Iacovone mercoledì 5 aprile ed al Via del Mare il 9 aprile la domenica delle Sante Palme. Saranno monitorate attentamente le condizioni fisiche degli infortunati Francesco Pambianchi e Francesco De Giorgi.
Il compianto Cataldo Semeraro, Dirigente rossoblù nella metà degli anni ottanta, avrebbe condannato la violenza ed avrebbe invocato la compattezza e la tranquillità in questo finale di questa stagione tribolato.
Riusciranno i nostri eroi a riportare la calma e la voglia di reagire alle difficoltà di questi giorni? Ai posteri l'ardua sentenza.
Commenti