Papagni a Grottaglie: lezione di calcio
Clinic sul ruolo degli allenatori con Leonardo Semplici
Al Castello Episcopio forum su calcio e calcio a 5. Presente anche Giacomo Pettinicchio
Il Castello Episcopio ha ospitato mercoledì pomeriggio un clinic di calcio e futsal con le illustri presenze dell’ex tecnico rossoblù Aldo Papagni e di quello della Spal Leonardo Semplici che hanno fatto il paio con Leopoldo Capurso, neo allenatore della Block Stem Cisternino di calcio a cinque maschile, il massimo dirigente dell’Asso allenatori di Puglia Mimmo Ranieri ed anche quello della sezione di Taranto Giacomo Pettinicchio. Nell’occasione si sono affrontati argomenti relativi alle similitudini regolamentari tra le due discipline ed i progetti futuri sui centri sportivi oltre ovviamente al ruolo dell’allenatore, ormai divenuto sempre più traballante con esoneri e dimissioni continue. Ha aperto il discorso Mimmo Ranieri: “Noi come sindacato puntiamo sempre a far si che la figura del tecnico federale abbia la giusta tutela ed in base all’ultimo comunicato ufficiale della Divisione calcio a cinque ogni società dovrà avere un allenatore provvisto dell’apposito patentino.Il futsal tarantino ha una splendida realtà come lo Statte nel femminile che ha scritto la storia, oltre a quelle maschili che hanno militato in A2. Di questo ne andiamo orgogliosi”. Parola a Giacomo Pettinicchio, che nella città delle Ceramiche ha scritto pagine d’oro di storia calcistica. “E’ sempre un onore venire in questa splendida cittadina che per me ha rappresentato una tappa, non solo professionale, bellissima. Avere poi un tecnico di A come Semplici è un onore come pochi”. Aldo Papagni come sempre mostra la sua grande simpatia e la battuta sempre pronta. “Quest’anno sono tornato a guidare i murgiani a novembre scorso e tutti sanno quanto ho a cuore le piazze in cui ho lavorato, compresa ovviamente Taranto. In occasione di una trasferta a Siracusa dissi ad un dirigente, durante il viaggio mentre eravamo a Catania che questo è un mondo con tantissime maschere e pochi soggetti leali, un discorso di stampo pirandelliano. Noi allenatori siamo sempre soggetti ai risultati, questo è risaputo. Ma si sa che il calcio è sempre lo sport popolare e lo si ama in ogni occasione, così come il calcio a cinque è diventata una disciplina sempre più in evoluzione e l’amico Leopoldo Capurso ne è un valido esempio in merito”. Il tecnico dei ferraresi, toscano doc di origine spiega in modo significativo molti aspetti: “Colgo l’occasione per ringraziare Aldo Papagni che è il decano degli allenatori pugliesi e che avrebbe meritato molto di più della C. Ma vi assicuro che per me non è mai stata un problema la categoria, ho vinto quando giocavo dei campionati minori ed anche di serie D, poi ho costruito tramite un’ottima dirigenza alle spalle il miracolo a Ferrara. Ma vi assicuro che ho rischiato seriamente l’esonero nei mesi scorsi, poi la fortuna ha voluto che la società tutelasse a dovere la mia figura ed ora inizierò a luglio una nuova parentesi in A nella cittadina emiliana. Il nostro è un mestiere in cui bisogna sempre studiare, aggiornarsi, capire le metodologie di allenamento, strutturarle a dovere. Così come nel futsal, sebbene le regole sono in parte diverse ma non più di tanto”. Leopoldo Capurso, che guiderà il Cisternino al PalaWojtila di Martina Franca in A, conclude: “Con Aldo siamo amici fraterni da trent’anni, siamo stati insieme nel Bisceglie quando lui era capitano. Calcio e futsal hanno molti lati in comune, sono due sport molto passionali e con numerosi iscritti”.
fonte: Taranto Buonasera
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